La Storia di Aversa. Come nacque la ‘Via Nova’, l’attuale Via Roma
Quanti di voi almeno una volta nella vita hanno sentito la frase “ce verimmo miezza a via nova”?
La Via Nova di Aversa, l’attuale via Roma nasce il 10 marzo 1304 per volere del Re Carlo II detto “lo zoppo”. In pratica dovete immaginare l’Aversa di allora.
Molto ma molto più piccola di quella di adesso. Il confine a nord era costituita dalle mura che si trovavano all’altezza di Via Vittorio Emanuele; a sud finiva nei pressi della chiesa della Madonna di Casaluce dove vi era il Castello Angioino.
Il confine est era quello che adesso è via Gaetano Andreozzi e il confine ovest è ancora ben visibile tra la zona detta “N’gotta a catena” e Porta San Giovanni.
Per andare da Napoli a Capua veniva sfruttato un tratto della vecchia consolare Campana di origine Romana che passava fuori dalle mura attraversando l’attuale borgo di Aversa e radente San Lorenzo percorreva la strada che in pratica passa davanti il Comando della Polizia Locale di Aversa.
Dunque gli Aversani ottennero dal Re una cosa eccezionale. La vecchia consolare venne chiusa da Ponte a Selice – zona ben individuabile vicino all’attuale Appia Center dove scorreva il fiume Clanio e l’attuale zona di Cesa.
In tal modo sia coloro che provenivano dalla Via Atellana sia dalla Consolare Campana erano costretti ad attraversare Aversa.
Gli Aversani si impegnarono a realizzare nella “Via Nova” punti di ristoro e riposo per i viandanti. Cosi nacque la zona commerciale che ancora oggi è il cuore della città.
di Stefano Montone