Litiga coi genitori e si barrica in casa armato di coltelli
Ore di alta tensione ieri pomeriggio a Casapesenna (CE) dove 39enne con disturbi comportamentali, a seguito di un litigio con i genitori, si è barricato in casa e all’arrivo del personale del 118, che avrebbe dovuto sottoporlo ad un t.s.o., è andato in escandescenza armandosi con due coltelli.
E’ stato necessario l’intervento dei negoziatori dei Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta per evitare il peggio. Solo al termine di una lunga e strenuante trattativa, durata 7 ore, l’uomo si è arreso.
Erano le ore 16.00 di ieri 30 settembre quando i carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, su richiesta del personale medico del 118, sono intervenuti presso una villa a due piani con ingressi indipendenti poiché un uomo, con disturbi comportamentali, a seguito di un litigio con i genitori, si era barricato in casa e, all’arrivo dei sanitari, si era armato con due coltelli per impedirne l’accesso.
Sin dal primo approccio i militari dell’Arma territoriale hanno capito che il 38enne non si sarebbe facilmente arreso e dopo aver invano tentato, per circa due ore, di farlo desistere dai suoi propositi, hanno attivato I negoziatori.
Quest’ultimi, giusto il tempo di raggiungere il luogo dell’intervento dal Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta dove sono in forza, hanno immediatamente avviato una mediazione lunga e strenuante durante la quale non sono mancati momenti di tensione.
Alle ore 0l.30 di questa notte i carabinieri, dopo 7 ore di mediazione da parte dei colleghi negoziatori, approfittando di un momento di distrazione dell’uomo, con l’ausilio dei VV.FF di Aversa, attraverso una finestra sono riusciti ad accedere nell’abitazione immobilizzando l’uomo che è stato sottoposto a Tso da parte del personale sanitario che lo ha poi trasportato presso l’ospedale psichiatrico di Sessa Aurunca.