Lusciano. Patto Civico: “La maggioranza e i regolamenti a convenienza”
“Nel Consiglio Comunale di tante contraddizioni e tante sorprese. I consiglieri di maggioranza dell’Amministrazione Mariniello rispettano i regolamenti a convenienza. Nessuna presenza di chi fino ad oggi provvedeva alla stesura del Consiglio. Il regolamento non lo prevede e per adesso provvederà il Nuovo Segretario”. A dirlo, tramite nota stampa, il gruppo di minoranza Patto Civico per Lusciano guidato da Dominga Inviti.
“La sorpresa è nata dal fatto che il Consigliere Comunale Filippo Ciocio, nel ruolo di Minoranza, pretendeva che venisse verbalizzato parola per parola di quello che veniva detto da tutti gli amministratori presenti in aula. Di certo tutto va regolamentato ma nell’attesa era doveroso informare il consiglio Comunale su questa nuova scelta, in modo preventivo e soprattutto nelle Conferenze di Capigruppo tenutesi nei giorni precedenti. In politica oltre al regolamento esiste il Rispetto Politico”.
“La contraddizione è nata invece in sede di approvazione del Bilancio Consolidato. Esiste un regolamento di Contabilità Armonizzato, approvato e vigente, dove appunto all’articolo 132 viene regolamentato la Redazione e approvazione del bilancio consolidato. Lo stesso recita che: ‘Lo schema di rendiconto di gestione corredato di tutti gli allegati previsti dalla legge e la relativa proposta di approvazione sono messi a disposizione dell’organo consiliare venti giorni prima del termine di approvazione per consentire ai componenti di esaminare la proposta della Giunta’. Tutto ciò non è avvenuto”.
“Documenti non messi a disposizione nel nostro Comune ed alla proposta della minoranza di rinviare tale punto per sanare il termine dei venti giorni, il gruppo di maggioranza ha fatto orecchie da mercante.
Un’ ulteriore sorpresa associata ad una contraddizione”.“Noi Consiglieri Comunali di Minoranza eletti nella coalizione “Patto Civico per Lusciano siamo rimasti basiti rispetto a tanta indifferenza al non rispettare il regolamento di Contabilità Armonizzato ed addirittura scioccati dell’indifferenza del Consiglio Ciocio che, nel ruolo di opposizione, acclamava tanto il dovere di studiare ed applicare regolamenti, statuti, Tuel, leggi perché la casa comunale non è casa nostra e le regole vanno rispettate. Della serie: ‘fai quello che dico io, ma non fare quello che faccio io'”.