Aversa. Tekra, isole ecologiche, sicurezza lavoratori: presentata denuncia in Procura

Stato di abbandono e di degrado delle sedi operative della Società Tekra S.r.l. in Aversa alla via Perugia ed alla via Cappuccini (CE) nonchè in Casaluce perchè in violazione delle norme di sicurezza del D.lgs 81/2008 Testo Unico sicurezza sul Lavoro ex.art 1 comma 12.

E’ in sintesi la denuncia indirizzata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord – Aversa che porta la firma di Giovanni Giovine in qualità di Coordinatore Regionale dell’Unione Sindacale di Base (U.S.B.) e referente sindacale dei lavoratori della TEKRA srl.

La Tekra è la ditta incaricata alla raccolta di rifiuti sul territorio di Aversa. Proprio negli ultimi giorni, la sigla sindacale USB Campania ha indetto – per il prossimo 5 dicembre – un sit-in di protesta coi lavoratori in Piazza Municipio proprio per denunciare lo stato di degrado ed abbandono in cui versano le sedi operative della ditta tra Aversa e Casaluce.

Nella denuncia si parla ampiamente di incuria ed decadimento degli spogliatoi messi a disposizione dei lavoratori per il cambio degli indumenti e delle tute di lavoro, tenendo presente che vengono essi a disposizione appena due container che non rispettano la normativa sulla sicurezza sul lavoro a fronte dell’utilizzo giornaliero di un centinaio di lavoratori e lavoratrici; mancanza dei servizi igienici assistenziali, quali acqua potabile e servizi wc; mancanza di impianti antincendio; irregolarità nel trattamento dei rifiuti pericolosi.

Il deposito incontrollato dei rifiuti nelle ex isole ecologiche di via Perugini e di via Cappuccini ad Aversa chiuse per mancanza di sicurezza e messe a disposizione dei lavoratori della TEKRA in violazione delle norme sulla sicurezza ambientale; bonifica parziale dei siti di smaltimento in violazione della normativa prevista dal DPR 915/1982 sullo smaltimento dei rifiuti pericolosi con esclusione del sito di via Cappuccini in Aversa.

Sempre nella denuncia, viene segnalata la necessità dell’intervento della Pubblica Autorità per la pronta soluzione della vicenda descritta per la presenza di condotte che si ritengono contrarie alla legge.

Per questi motivi, il coordinatore Giovanni Giovine chiede alla Procura della Repubblica di “disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti così come esposti dettagliatamente in narrativa, valutando gli eventuali profili d’illiceità penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili soggetti responsabili al fine di procedere nei loro confronti”.

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Redazione

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