Detenuto tenta la fuga con corda rudimentale nel Casertano

Ha tentato una evasione da film usando una corda rudimentale per scavalcare il muro di cinta del carcere di Santa Maria Capua Vetere.

A fermarlo gli agenti della Polizia Penitenziaria della casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere che hanno scongiurato sul nascere il grave evento critico.

A dare la notizia è il Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria Si.N.A.P.Pe.

Raccontano Luigi Vargas e Pasquale Gallo, rispettivamente segretario generale aggiunto e segretario regionale del Si.N.A.P.Pe: “Ieri pomeriggio verso le 15, un detenuto ristretto nel Reparto detentivo Nilo ha tentato la fuga dal cortile passeggi. L’uomo ha approfittato delle ore di aria ed improvvisamente ha cercato di arrampicarsi sul muro di cinta con una rudimentale corda. Tutto il personale in servizio si è contraddistinto nella delicata vicenda ed è grazie all’attenzione e alla professionalità della ronda di pattugliamento interna, dunque, se una clamorosa evasione è stata sventata in tempo”. Il detenuto è stato poi riassociato nella Sezione detentiva.

Solidarietà e parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati di poliziotti penitenziari di Santa Maria Capua Vetere arrivano dai due dirigenti sindacali del Si.N.A.P.Pe: “E’ solamente grazie a loro, agli eroi silenziosi della Polizia Penitenziaria che quotidianamente si sacrificano anche oltre il dovuto, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. Ora bisogna che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria invii un congruo numero di Agenti di Polizia Penitenziaria per fronteggiare la grave carenza di organico del Reparto di Santa Maria Capua Vetere, ma una riflessione deve essere fatta sulla precaria sicurezza del carcere”.

Carinola, cane antidroga scova cocaina durante i colloqui

Non solo. Sempre nel Casertano, ma in un altro carcere, precisamente in quello di Carinola, il cane antidroga della Penitenziaria Masaniello ha consentito di sequestrare 50 grammi di cocaina che un giovane stava per consegnare al padre detenuto.

Per i due sindacalisti – il presidente e il segretario regionale dell’Uspp Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio – “bisogna inoltre dotare la polizia penitenziaria di strumenti tecnologicamente avanzati per garantire la sicurezza delle carceri”.

“Anche a Carinola mancano agenti – ricordano Moretti e Auricchio – ben 70 unità, e anche lì, senza strumenti, si combatte una guerra quotidiana contro l’introduzione di cellulari e droga”.

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Redazione

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