Si ferma al semaforo rosso, tamponato e aggredito: è grave

Si è fermato a un semaforo rosso ed è stato tamponato, poi dall’auto che l’aveva colpito sono scese tre persone e l’hanno aggredito e fatto cadere a terra.

L’episodio è accaduto venerdì scorso a Torino, come riportano dei quotidiani locali, e ora la moglie cerca testimoni con appello dai giornali.

Ad essere stato aggredito è Marco Nebiolo, agente immobiliare di 47 anni, membro del collegio edile dell’Api di Torino e del consiglio direttivo della Fimaa, che ha riportato una frattura al cranio, due grandi ematomi, diversi focolai emorragici ed escoriazioni in diverse parti del corpo, per cui si trova in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale Cto di Torino.

Guidava la sua Fiat Grande Punto in corso Unità d’Italia, all’altezza del Museo dell’automobile quando è accaduto l’incidente con una Citroen Xsara. “Ricorda tutto alla perfezione ma non il momento dell’aggressione – racconta la moglie Manuela Mareso -. La sua ultima immagine prima di svegliarsi in ospedale è l’essersi chiuso all’interno dell’automobile, sostiene che nessuno avrebbe potuto aprire dall’esterno e non ricorda di essere sceso”.

Non ha alcun dubbio del fatto che a bordo della Citroen ci fossero tre persone, probabilmente padre e madre accompagnati dal figlio. In quei momenti l’uomo ha inviato un messaggio alla moglie: “Ho tamponato, ho chiamato i vigili, volevano menare”, che leggendo ha pensato fosse un episodio concluso e soltanto più tardi, non riuscendo a contattare il marito, ha scoperto l’accaduto.

Sembra che ad aggredire Nebiolo sia stato un ragazzo di 16 anni, incensurato. L’adolescente, come riportano i quotidiani locali, è stato denunciato per lesioni, dopo che una serie di testimoni hanno risposto all’appello della moglie del ferito e contattato i carabinieri della stazione di San Salvario. Il ragazzo, passeggero dell’auto che aveva tamponato l’uomo in corso Unità d’Italia, aveva sferrato un pugno, facendo cadere a terra l’automobilista, ed era poi scappato a piedi con una donna, scesa anche lei dall’auto.

Alla guida di quell’auto invece c’era un uomo di 36 anni, una guardia giurata. L’incidente era accaduto venerdì scorso davanti al Museo dell’automobile e l’uomo aggredito, Marco Nebiolo,aveva riportato una frattura al cranio, due grandi ematomi, diversi focolai emorragici ed escoriazioni in diverse parti del corpo, per cui si trova in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale Cto di Torino. 

Ascoltati i testimoni, avrebbero visto il giovane colpire Marco Nebiolo

Gli agenti della polizia municipale e i carabinieri della stazione di San Salvario di Torino hanno sentito in queste ore diverse persone che hanno assistito all’aggressione a Marco Nebiolo, l’agente immobiliare di 47 gravemente ferito dopo che era rimasto coinvolto in un tamponamento in corso Unità d’Italia, venerdì scorso, tra la sua auto, un Fiat Punto, e una Citroen Xsara. I testimoni avrebbero detto di avere visto un ragazzo colpire Nebiolo, dopo che gli aveva urlato contro, perché si era fermato al semaforo anche se non era scattato il rosso. La vittima è poi crollata a terra sbattendo la testa. Il sedicenne, denunciato in queste ultime ore dai militari dell’Arma per lesioni aggravate, si trovava a bordo della Citroen alla cui guida c’era una guardia giurata, 36enne, amico della madre dell’adolescente. Anche la donna era presente e tutti sono stati identificati subito dopo l’aggressione dalla polizia municipale. Da una prima ricostruzione a colpire l’agente immobiliare sarebbe stato solo il ragazzino. A quanto si apprende il presunto aggressore non è ancora stato sentito dagli investigatori, come non è stato ancora sentito Nebiolo, ricoverato al Cto del capoluogo piemontese. La moglie della vittima dell’aggressione è Manuela Mareso, ex direttrice del giornale di don Luigi Ciotti, Narcomafie

(Ansa)

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Redazione

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