Omicidio Giulia Cecchettin, Turetta non risponde al gip e piange

Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, ha pianto davanti al gip e si è avvalso della facoltà di non rispondere.

L’interrogatorio – all’istituto penitenziario di Verona – è iniziato verso le 10 e già attorno alle 10.30 sono usciti la giudice e il pm.

E’ durato poco perchè il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere.

L’arrivo all’istituto penitenziario di Verona dell’avvocato di Turetta e del gip

Legale della sorella di Giulia: “Turetta ha compiuto anche stalking”

Per il legale di Elena Cecchettin, l’omicidio della sorella Giulia è “aggravato dallo stalking”. Filippo Turetta, infatti, spiega l’avvocato Nicodemo Gentile, ha “dimostrato di essere un ‘molestatore assillante’, il suo comportamento, come sta emergendo da più elementi da noi già raccolti, è connotato da plurime e reiterate condotte che descrivono ‘fame di possesso’ verso la nostra Giulia”.

Si tratta, ha chiarito, di “un assedio psicologico che aveva provocato nella ragazza uno stato di disorientamento e di importante ansia”.

E ancora: “Un uso padronale del rapporto che ha spinto il Turetta prima a perpetrare reiterate azioni di molestie e controllo, anche tramite chiamate e messaggi incessanti, e poi, in ultimo l’omicidio, al fine di gratificare la sua volontà persecutoria”.

(Ansa)

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Redazione

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