Ucciso 24 anni fa per avere offeso il clan, arrestato il killer

Quest’oggi, personale della Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di A.F., legato al clan ABBINANTE,  ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio  aggravato da futili motivi e dal metodo mafioso in danno di ARDIMENTO Vincenzo, avvenuto il 25.06.1999, a Napoli in via Fratelli Cervi, nei pressi dei porticati del c.d. Lotto T/B, nel periodi della prima faida di Scampia.

In particolare, l’attività diretta e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha consentito di raccogliere dichiarazioni da diversi collaboratori di giustizia da cui, all’esito dei riscontri effettuati dalla Squadra Mobile, sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico del destinatario del provvedimento cautelare in ordine al citato omicidio, che sarebbe stato eseguito per punire la vittima “colpevole” di aver insultato gli ABBINANTE definendoli dei “cafoni”.


Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e, pertanto, presunto innocente fino a sentenza definitiva.
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Redazione

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