(VIDEO) La risposta de Le Iene a Netflix sul caso Mario Biondo

La nuova puntata di ‘Le Iene presentano: Inside’, con Roberta Rei è dedicata alla tragica morte di Mario Biondo, il cameraman morto lo scorso 30 maggio 2013 .

In questa inchiesta vengono messe in risalto tutti gli elementi e le circostanze importanti di cui la serie non ha parlato.

Dall’emorragia cerebrale alla posizione del corpo, dal solco sulla nuca, alla libreria perfettamente in ordine. Indizi che potrebbero far pensare a un omicidio.

Mario era spostato con Raquel Sanchez Silva, uno dei volti più noti della tv spagnola. Un anno dopo le loro nozze, Mario viene trovato impiccato alla libreria della loro casa di Madrid. Per la giustizia spagnola è suicidio, ma la procura italiana riapre il caso trovando diversi elementi incompatibili con il suicidio.

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La puntata si concentra sul caso Mario Biondo per provare a rispondere alla docu-serie di Netflix dedicata alla morte del cameraman siciliano.

La serie sulla morte di Mario Bondo ha raccontato tutto? Questo il dubbio da cui parte la nuova inchiesta scritta da Riccardo Festinese con Roberta Rai. Nella docu-serie spagnola Las Ultimas horas de Mario Biondo – Le ultime ore di Mario Biondo c’è anche un’intervista a Selvaggia Lucarelli che commentando i servizi di Le Iene sul caso ha detto come questi programmi “quando possono ribaltare la verità si buttano su questi casi. Era un continuo cherry picking, si chiama cherry picking nel gergo giornalistico scegliere solo le notizie che supportano la tua tesi e tralasciare quelle che invece la indeboliscono”.

La puntata di stasera risponderà a questa accusa cercando di sottolineare tutte quelle situazioni poco limpide sul caso di cui la serie spagnola non parla mai, come segnalato dalla presentazione della puntata. Secondo Le Iene nella serie non vengono riportati fatti e documenti considerati centrali dalle autorità giudiziarie italiane. Inoltre il programma di Italia 1 sottolinea come la docu-serie spagnola è prodotta da Manguera Film per la Par Producciones, una società che ha tra i soci Guillermo Gomez Sanchez, che è anche voce narrante ma soprattutto che è l’ex manager di Raquel Sanchez la moglie di Mario.

La donna, secondo i genitori di Mario, era in qualche modo coinvolta nella sua morte. Proprio i familiari di Mario o l’ex poliziotto spagnolo Oscar Terruella a Le Iene hanno sottolineato come non sapessero questo legame dietro la docu-serie.

La famiglia Biondo contro la serie Netflix. “Tutto non quadra in questa serie. Tu non puoi chiamarlo documentario se parti e vai in una sola direzione. Un documentario deve raccontare i fatti, anche le investigazioni avvenute in Italia. Non puoi intervistare gente, fare leggere soltanto la perizia del medico legale spagnolo. Dovresti fare leggere tutte le relazioni. Non viene intervistata la polizia, né il medico legale arrivato sul posto”. Così Santina D’Alessandro e Pippo Biondo, genitori di Mario Biondo, contro Netflix sul documentario che parla della morte del figlio.

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Redazione

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