‘Attr…Aversa’, una esperienza da bissare

Attr… Aversa, una esperienza per conoscere meglio e per esser anche turisti nella propria città.

Questa l’iniziativa, a titolo gratuito, proposta questa mattina da Giuseppe Lettieri, promoter culturale ed ideatore ed organizzatore di tante manifestazioni per la rivalutazione del patrimonio artistico cittadino, a cominciare da kermesse come Aversa Città d’Arte.

Una passeggiata, in alcune strade del centro aversano, attraversando la storia e l’arte di una città che si avvia al millennio dalla fondazione.

“Buona la prima direi- ha detto Giuseppe Lettieri- anche se il vento e la giornata fredda ha scoraggiato molti che avevano dato adesione attraverso i social. La proposta infatti è avvenuta a livello mediatico, qualcuno è giunto anche da fuori città, ma il principale obbiettivo di Attr…Aversa è quello di far innamorare i cittadini aversani della loro città, passando per luoghi che attraversano nella vita quotidiana, ma che non vivono, o meglio ancora spesso non conoscono. E non si può amare ciò che non si conosce. Dall’ex Castello Aragonese alla millenaria chiesa di Santa Maria a Piazza, con i suoi splendidi affreschi riconducibili alla presenza di Giotto nelle nostre terre. E poi la Cattedrale, con il deambulatorio normanno, esempio straordinario nella storia dell’arte europea, e con i suoi preziosi dipinti e la particolare riproduzione del Tempio di Loreto. Ed ancora il Seminario vescovile, che accoglie i visitatori con quello scalone davvero mozzafiato che già da solo ne giustifica una visita. Qui all’interno il Museo Diocesano, dove siamo stati accolti dagli amici dell’Associazione In Octabo. Dalle meravigliose tavole del quattrocento di Angiolillo Arcuccio, che io definisco il compagno di banco di Antonello da Messina al meraviglioso dipinto della Madonna con il Gonfalone e San Bonaventura di Francesco Solimena. Prezioso supporto al museo è stato quello della dottoressa Paola Improda, dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, che fa parte anche di In Octabo, che ci ha guidato con grande sapienza alla scoperta dei tesori del museo Diocesano. Infine l’ultima tappa di questa passeggiata durata circa tre ore, è stata dopo aver attraversato parte di via Seggio e di via Cimarosa, dove vi è la casa chiusa da anni dell’illustre musicista aversano, la chiesa della SS.Trinità, che incardina la parrocchia di Sant’Audeno. In questa chiesa con il suo stupendo cassettonato ligneo vi sono custoditi gli atti di battesimo dei compositori Jommelli e Cimarosa, oltre che tra le opere d’arte di grande pregio va segnalata un opera di grande pregio, l’ultimo dipinto di Massimo Stanzione, il protagonista della pittura barocca meridionale, quadro terminato da Andrea Vaccaro per la sopravvenuta morte del pittore di Orta di Atella a causa della peste del 1656. Insomma una giornata esaltante. Il freddo non ha consentito il pienone, ma tra i partecipanti, attenti e curiosi, mi ha colpito la presenza di alcuni giovanissimi tra cui il piccolo Giovanni, appena sei anni, che riconosceva tutti i santi e le madonne dei dipinti che abbiamo visto, e faceva domande argute. Se ci sono bambini come Giovanni, allora vuol dire che la speranza per un futuro migliore c’è. Attr …. Aversa riprenderà nei prossimi mesi con un secondo episodio e forse un terzo, in cui attraverseremo altre strade ed altri monumenti della città!”.

L’iniziativa, molto positiva, soprattutto in un momento in cui in città non vi è nemmeno un cartellone di eventi natalizi vista la “vacanza” amministrava ed il tutto è demandato alle attività delle associazioni e dei singoli, ha registrato anche la presenza di alcuni partecipanti provenienti da fuori città ed è stata totalmente gratuita.

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Redazione

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