Aversa. Pubblica illuminazione, affidato l’appalto
Dopo settimane di buio, “luce fu”. Il dirigente Raffaele Serpico, con una determina di fine 2023, ha messo in atto i provvedimenti per la “Gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione, compresa la relativa fornitura di energia elettrica”.
Le strade di Aversa, prima o poi, potrebbero tornare ad essere illuminate. Il Comune, tramite il commissario straordinario Basilicata e il Dirigente Serpico, ha aderito alla nuova convenzione Consip S.p.A. per la fornitura del servizio luce e dei servizi connessi con l’operatore economico Enel Sole S.r.l. impegnando, per l’anno 2024, l’importo di oltre un milione di euro.
Una decisione dai piani alti di Piazza Municipio – come sottolineato dalla determina (visibile in calce) evidenziando “la maggior convenienza ed il superiore interesse pubblico della prima rispetto al secondo”, ed ha evidenziato a sua volta la “necessità di porre in essere senza indugio l’attività gestionale di competenza dirigenziale volta a garantire la tutela dell’interesse pubblico, così come rappresentato, tanto sia allo scopo di assicurare l’idoneità tecnica ed economica del servizio di cui trattasi sia allo scopo della piena realizzazione dello stesso”.
Una adesione al nuovo soggetto che avviene dopo la scadenza del contratto – da mesi – con la Citelum S.A., oggi denominata Edison Next Government srl.
Nella stessa determina, l’ingegnere Serpico ha provveduto ad impegnare l’importo di 550mila euro per “la fornitura di energia elettrica agli impianti di pubblica illuminazione, nelle more del completamento delle procedure di riconsegna da parte del gestore uscente all’Amministrazione degli stessi impianti e di voltura dei relativi contatori”.
L’auspicio di cittadini, commercianti ed anche delle forze dell’ordine che più volte hanno segnalato agli uffici competenti la totale mancanza di illuminazione rappresentasse un problema di sicurezza.
E ancora oggi, mentre scriviamo questo pezzo, l’ennesima segnalazione di ‘buio totale’: questa volta dalle palazzine ‘Urra casas’ dove i residenti hanno paura anche a passeggiare o gettare i rifiuti.
