False residenze, arrestato ex dipendente comunale
Un ex dipendente comunale di Reggio Emilia arrestato e 39 indagati con oltre 200 capi di imputazione per un giro di false residenze nella zona stazione, in favore di cittadini immigrati al fine di agevolare l’ottenimento o il rinnovo del permesso di soggiorno.
È quanto scoperto dalla polizia locale di Reggio Emilia che ha sequestrato due unità immobiliare e oltre duemila euro in contanti.
L’inchiesta – coordinata dalla Procura diretta da Calogero Gaetano Paci – è partita due anni fa dal monitoraggio del quartiere attorno alla ferrovia da parte degli agenti della municipale, che avevano notato un numero anomalo di cittadini stranieri, provenienti da diverse parti d’Italia, avanzare domande di residenza in abitazioni per poi rendersi irreperibili subito dopo averla ottenuta.
Segnalazioni di situazioni anomale sulla richiesta di residenza erano pervenute anche dall’Ufficio anagrafe del Comune di Reggio Emilia dove, per alcuni immobili, si era notato un sovraffollamento di presunti affittuari, e da abitanti della zona, estranei ai fatti, che all’indirizzo di casa ricevevano costantemente posta con nominativi di persone sconosciute.
Grazie ad un lavoro di incrocio dei dati, gli agenti hanno accertato che tutte le pratiche sospette erano riconducibili ad accertamenti anagrafici effettuati da un unico messo comunale, incaricato del servizio. Il dipendente nel frattempo era stato trasferito in Toscana.
(Ansa)