La Stella di Natale, 5 consigli per farla durare davvero

Le Stelle di Natale fanno atmosfera durante le feste e non c’è casa in Italia che non le abbia e spesso è anche un regalo da offrire a chi ci invita ospite durante questo periodo.

Può diventare, in versione mini, anche centrotavola.

Le foglie di queste piante, disponibili in vari colori, forme e dimensioni, aggiungono un tocco distintivo a qualsiasi ambiente. In genere però queste piante non sopravvivono alle feste, le foglie cominciano a cadere e quasi sempre a gennaio finiscono male.

Gli esperti di Stars for Europe (SfE), l’associazione dei coltivatori europei di Poinsettia impegnati nella campagna, finanziata con l’aiuto della Comunità Europea, ddedicata a questa pianta, offrono consigli sin dal momento di coprarle per mantenere le Stelle sane e forti e per conservare i loro colori brillanti.

Scegliere le piante che hanno maggiori possibilità di sopravvivenza e crescita

La forma originaria delle Stelle di Natale proviene dal Messico dove il clima tropicale tipico di questo Paese dell’America centrale, ha fatto sì che le piante crescano fino a diventare degli arbusti alti un metro. È con il passare del tempo poi che queste piante hanno espresso la loro preferenza per la luce e il calore nelle forme più moderne oggi coltivate.

Le correnti d’aria e il freddo sono un veleno per le Stelle di Natale

Al momento dell’acquisto è bene assicurarsi che le piante siano esposte in un luogo appropriato. Le piante collocate in un angolo buio di un negozio, in un ingresso pieno di correnti d’aria o all’esterno con temperature inferiori a 15°C perdono le foglie entro pochi giorni dall’acquisto e spesso muoiono poco dopo. È possibile riconoscere una Poinsettia sana o con maggiori probabilità di vita dal fogliame vigoroso e denso che non presenta danni e dalla presenza di fiori giallo-verdi in boccioli al centro della pianta. Il terreno non deve essere né secco né bagnato. Gli esperti di Stars for Europe sconsigliano anche l’acquisto di piante con i brillantini, meglio scegliere una pianta nel suo ‘look’ più naturale possibile.

‘Coprile bene’ per trasportarle a casa

Dopo l’acquisto assicurarsi che la Stella di Natale sia incartata bene e portala a casa rapidamente. I negozi specializzati, come i centri di giardinaggio e i vivai di solito offrono gratuitamente dei materiali speciali per proteggere le piante durante il trasporto. Se le temperature esterne sono inferiori a 15°C, sfrutta questa occasione. Anche a temperature più elevate, l’involucro protegge le Poinsettie dalle correnti d’aria. Più strati di carta si avvolgono intorno alla vostra pianta, più sarà isolata dal freddo. A temperature inferiori allo zero, è bene riparare anche il vaso, poiché né il vaso né il terriccio offrono una protezione sufficiente per le delicate radici. Se trasporti la Poinsettia in auto, evita di fare soste prolungate nei giorni di gelo. Senza riscaldamento, l’auto si potrebbe raffreddare molto rapidamente e danneggiare anche le piante ben avvolte.

‘Momento Training’: abituare lentamente la pianta alla nuova temperatura

Quando arrivi a casa, togli velocemente l’involucro dalla Stella di Natale e segui alcune accortezze per farla ambientare nella nuova casa. Affinché il passaggio dal freddo al caldo sia il meno stressante possibile per la pianta, è meglio non spostarla immediatamente in una stanza calda. Mentre in una zona più fresca, come la cucina o il giardino d’inverno, la Poinsettia può abituarsi al meglio al clima e in tutta tranquillità. Dopo qualche ora potrai spostarla nella sua collocazione definitiva. Scegli con cura il luogo più adatto per sistemare la Stella Il luogo perfetto per queste piante è luminoso, caldo e protetto da correnti d’aria e forti sbalzi di temperatura ambiente (ideale tra 15 e 22°C).

Ad esempio, meglio escludere la zona della porta d’ingresso, mentre in linea di massima non c’è nulla di male a collocare la Poinsettia vicino a una finestra ben isolata (l’importante è spostarla in un luogo riparato quando si arieggia la stanza, in modo che non sia esposta alle correnti d’aria). Infine, se si scelgono dei davanzali, utilizzare un sottovaso per protegge la pianta dai “piedi freddi”.

Gli estremi non piacciono: le Stelle di Natale gradiscono il caldo, purchè non sia eccessivo. Un posto vicino a un termosifone o a una stufa non è l’ideale, perché le Stelle di Natale reagiscono facilmente alle temperature eccessive perdendo le foglie. In pratica, più caldo fa, più acqua bisognerà dare alla pianta. Bagna con moderazione: la Poinsettia necessita di poca acqua e con regolarità Le Poinsettie tollerano meglio una leggera secchezza che un’eccessiva umidità: solo quando la parte superiore del terreno si è asciugata è il momento di annaffiarla. L’interno della zolla deve sempre rimanere un po’ bagnata, ma è impossibile dare una risposta definitiva sulla frequenza dell’acqua. Oltre alla temperatura e all’umidità ambientale, sono importanti anche le dimensioni del vaso, ad esempio. Le mini Poinsettie in vasi da 6 cm hanno bisogno più spesso dell’acqua rispetto alle piante in vasi da 12-13 cm, a causa del minor volume di terreno. Queste piante possono essere annaffiate dall’alto, dal basso o per immersione e l’ideale è utilizzare acqua a temperatura ambiente. Quando si annaffia dall’alto, si consiglia di somministrare piccole quantità ogni due o tre giorni fino a quando la zolla di terra è uniformemente umida senza essere completamente inzuppata.

Quando si annaffia dal basso, versare l’acqua nella fioriera o nel sottovaso, il terreno assorbirà la quantità necessaria. Continua ad aggiungere acqua finché la zolla non è inzuppata e il liquido rimane nel sottovaso. Quando si innaffia la zolla quasi asciutta, è necessario bagnarla completamente circa una volta alla settimana, finché l’acqua non smette di gorgogliare. Infine sollevare rapidamente la Stella di Natale, lasciarla scolare e rimettere la pianta nella fioriera.

Con tutti e tre i metodi è importante rimuovere l’acqua in eccesso dal sottovaso o dalla fioriera non più di 15 minuti dopo per evitare ristagni d’acqua e danni alle radici.

(Ansa)

Redazione

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