Truffa anziani, ‘finto’ figlio si impossessa di mille euro
I Carabinieri della Stazione di Chiusano San Domenico hanno denunciato in stato di libertà un 19enne della provincia di Napoli per “truffa”.
L’indagine avviata dai Carabinieri ha preso spunto dalla denuncia sporta da un anziano del posto il quale, ricevuto un messaggio telefonico da un soggetto che si spacciava per il figlio (momentaneamente all’estero), con la strumentale scusa di aver il cellulare guasto e di avere l’urgente bisogno di acquistarne uno nuovo, lo induceva ad effettuare un versamento di circa mille euro su una carta prepagata.
Gli accertamenti svolti dai militari dell’Arma hanno portato all’identificazione del presunto truffatore che è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.
Sono tuttora in corso accertamenti finalizzati sia a risalire all’identità di possibili complici sia ad appurare eventuali responsabilità del giovane in analoghi fatti commessi in Irpinia.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino ricorda ancora una volta i consigli riportati con l’iniziativa “Difenditi dalle truffe”, principalmente rivolta agli anziani, potenziali vittime di raggiri, ma anche a tutti gli operatori pubblici e privati, reti parentali o amicali che, venendo a contatto con persone anziane a vario titolo, possono assumere un ruolo nella prevenzione e nella tutela nei confronti di questa categoria di persone. È importante saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere. Spesso è la condizione di solitudine della persona che favorisce i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali, con minore prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa, possono essere ingannate con maggiore facilità.
Prestare attenzione se qualcuno telefona, invia un messaggio o si presenta a casa, chiedendo del denaro o oggetti preziosi per pagare urgenti acquisti, debiti o fantomatiche cauzioni, con la scusa che lo ha mandato un parente: in tal caso rinviare l’appuntamento e contattare il familiare interessato, segnalando immediatamente ogni situazione sospetta al “112” o al più vicino Comando.