(VIDEO) Cena di Natale con rincari record: dalle vongole ai crostacei

E’ il pesce come sempre il re dei banchetti a Natale, ma la tradizione quest’anno sarà molto più cara a partire dalle vongole veraci Made in Italy con aumenti dei prezzi del 73% rispetto allo scorso anno.

E tutto per colpa del granchio blu che ha fatto strage negli allevamenti italiani da oltre due anni, mettendo in ginocchio il comparto.

Molluschi, crostacei, baccalà e spigole e orate di grandi dimensione restano i protagonisti su oltre il 75% delle tavole, con una spesa complessiva che supererà i 500 milioni di euro. Una cifra più o meno stabile rispetto allo scorso anno, con gli italiani che sono riusciti a contrastare gli aumenti facendo una spesa più oculata, anche con qualche rinuncia.

Un tavola per le feste dove, secondo la Coldiretti, la spesa alimentare sarà di 115 euro a famiglia, il 10% in più rispetto allo scorso anno.

A mappare offerta e consumi ittici è Fedagripesca-Confcooperative, nel confermare che in vista delle feste la domanda c’è e l’offerta non manca anche se un po’ a macchia di leopardo; le regioni tirreniche per il maltempo, infatti, stanno pagando un periodo durante il quale spesso le barche sono dovute restare in porto. E sui prezzi arrivano puntuali i dati della Bmti, la Borsa merci telematica italiana sulle rilevazioni nei mercati all’ingrosso della rete Italmercati.

Per le vongole veraci, dove appena 2 porzioni su 10 saranno Made in Italy e per il resto importate per lo più da Francia a Portogallo, il prezzo nel mercato di Roma è di 16 euro/Kg, contro i 9,25 euro/Kg dello scorso anno. Ma è record anche per i totani del Mediterraneo con un rialzo del 70% rispetto al mese scorso e del 17% rispetto ad un anno fa.

Per l’avvicinarsi delle feste, i listini delle specie più richieste sono considerevolmente aumentati rispetto agli scorsi mesi, sebbene vicini ai livelli dello scorso anno. Immancabili sono le mazzancolle che si attestano sui 18 euro/Kg determinando un aumento rispetto allo scorso anno del 6% ma del 24% rispetto ad un mese fa; 10 euro/Kg è il prezzo per il gambero rosa che, rispetto a 12 mesi fa, mostra un aumento minimo del 5% ma del 33% rispetto ad un mese fa; stesso prezzo per le cannocchie, stabili rispetto al 2022 ma in aumento del 25% rispetto a 30 giorni fa. E mentre resta stabile a 11 euro/Kg il baccalà, altro protagonista di questo periodo, il polpo sale del 33% rispetto a novembre.

Scende, invece, del 25% il prezzo dell’ostrica concava rispetto al mese scorso e al 2022, tornando così sui livelli di un paio di anni fa. Certo qualche trucchetto c’è per che non vuole rinunciare alle vongole. Contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, infatti, le quotazioni della vongola comune, il cosiddetto lupino preferito dai veri buongustai alla verace, si sono mantenute sui livelli medi sui 5 euro/Kg, il 4% in più rispetto a 12 mesi fa e stabili sulla scorsa settimana. Occhio, infine, alle possibili truffe che scattano soprattutto quando un prodotto scarseggia come per le vongole, avverte Paolo Tiozzo, vice presidente di Fedagripesca-Confcooperative. Imperativo è quindi controllare tutte le indicazioni riportate in etichetta sulla zona di produzione e sul nome scientifico della specie.

(Ansa)

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Redazione

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