Aversa. Il Teatro Cimarosa compie 100 anni
Ricadono quest’anno i cento anni del Teatro Domenico Cimarosa. Nato nel 1889 come teatro in legno nell’attuale piazza Principe Amedeo; nel 1924, l’onorevole Giuseppe Romano (Peppuccio) lo fa costruire in tufo e cemento armato nell’attuale sede.
Il teatro deve il suo nome al musicista aversano Domenico Cimarosa ed è situato in vicolo del Teatro.
La facciata presenta due ordini di finestre, di cui il superiore ad arco moresco, che adornano un bassorilievo simile al monumento a Domenico Cimarosa posto nella piazza antistante la Stazione Ferroviaria di Francesco Jerace, con stemmi e simboli musicali.
In stile liberty, ha la forma di ferro di cavallo ed è sormontato da una cupola circolare affrescata da Arnaldo De Lisio negli anni venti con allegorie inneggianti gli insigni musicisti aversani, Domenico Cimarosa e Niccolò Jommelli, e decorazioni di Antonio Giametta.
Dal 1927 sino agli anni settanta viene gestito da Emilia Della Valle.
Successivamente viene acquisito da Renato Virgilio che lo ha riportato agli antichi splendori.
La struttura funge anche da cinema, offre rappresentazioni teatrali e musicali, convegni politici e iniziative socio-culturali.
DOMENICO CIMAROSA: IL COMPOSITORE DI OPERA BUFFA
Il giorno 11 Gennaio del 1801, si spegneva a Venezia dopo una breve malattia, il più illustre compositore italiano di Opera Buffa del Settecento, l’aversano Domenico Cimarosa.
Genio assoluto della melodia di quel secolo, con il suo capolavoro “Il Matrimonio Segreto” unica opera italiana di quel secolo (insieme ad alcuni capolavori di Mozart) a non esser mai uscita dai cartelloni teatrali di tutto il mondo, seppe sopravvive ai tanti compositori nati nel Settecento. In vita fu più celebre e adorato di Mozart.
Fu conteso dalle corti reali europee. Imperatori, Zarine, Re e regine, si inchinarono al suo genio artistico. Anche il popolo lo adorava.
Una volta, uscito di casa a Napoli (abitava nei pressi dell’attuale via Duomo) arrivò a largo di palazzo (attuale piazza del Plebiscito) senza mai toccare il suolo, trasportato dall’entusiasmo della gente.
Gioioso, amante della compagnia, scrisse circa una ottantina di lavori teatrali. Ma anche musica sacra e strumentale.
A lui sono dedicate migliaia di strade in Italia e nel mondo. Persino a Parigi, è uno dei ventisei italiani, ad aver dedicato una strada, in pieno centro nella capitale francese, dove l’immagine del nostro Cimarosa campeggia sulla facciata principale dell’Operà!
In Giappone, negli USA, ovunque si conserva la sua memoria. Oggi è l’anniversario della morte dell’uomo, ma la sua Gloria, grazie alla sua arte, non morirà mai!