Estorsioni con metodo mafioso a Teverola: condannati esponenti clan Picca – Di Martino

Nei loro confronti venne eseguito il 7 aprile 2023, da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, un decreto di fermo disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli sulla base delle risultanze investigative raccolte in ordine ai reati di estorsione e tentata estorsione, aggravati dal metodo mafioso, in danno di un farmacista, titolare di tre farmacie ed un imprenditore.

Nello specifico i fermati, attraverso ripetute minacce a partire dall’anno 2000, avrebbero preteso dal titolare delle farmacie svariate somme di denaro, di cui l’ultima, risalente al mese di giugno del 2021, pari a un rateo di 2000,00 euro.

Nei confronti dell’imprenditore, invece, uno degli arrestati con l’approssimarsi delle festività pasquali del 2023, avrebbe preteso somme di denaro non ricevute solo grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri.

Il Tribunale di Napoli, lo scorso 11 gennaio, a seguito delle ulteriori indagini svolte dai militari dell’Arma ha riconosciuto i due, P. A. (cl. 1956) e D. M. N. (cl. 1970), tuttora detenuti ed esponenti di spicco del clan Picca – Di Martino, attivo sul territorio del comune di Teverola, responsabili dei reati loro contestati condannandoli, rispettivamente, a 5 anni e 6 mesi e 5 anni e 4 mesi di reclusione.

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Redazione

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