Lavanderia allacciata abusivamente alla rete pubblica, arrestata proprietaria

Nell’ambito di mirate attività di controllo finalizzate alla prevenzione ed al contrasto della criminalità diffusa e, in specie, dei reati contro il patrimonio, i poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Borgo Ognina” (Catania) hanno eseguito una capillare attività di perlustrazione del quartiere di Picanello, monitorando alcune aree del territorio in cui, con una certa frequenza, si verificano questi reati.

I controlli sono stati estesi anche alle attività commerciali con mirate ispezioni volte a verificare eventuali approvvigionamenti irregolari di energia elettrica.

In questo contesto, durante un controllo effettuato in una lavanderia ubicata nel quartiere di Picanello, i poliziotti, avvalendosi della collaborazione del personale dell’Enel, hanno accertato che la titolare dell’esercizio commerciale, attraverso l’allaccio di 4 cavi elettrici, aveva creato un dispositivo con un secondo contatore collegato alla rete pubblica che andava ad alimentare tutti i macchinari in uso alla lavanderia (lavatrici, lavasecco e ferri da stiro).

Il contatore regolare invece alimentava solo l’illuminazione del locale, con un risparmio sui costi della bolletta stimato in circa 1000 euro al mese.

Accanto al contatore i poliziotti hanno trovato un foglio di carta con cui la titolare dava indicazioni ai dipendenti sull’utilizzo dei contatori, raccomandando che per lavorare occorreva tenere attaccato il contatore nero.

Al termine dell’attività di rito, i poliziotti hanno proceduto all’arresto in flagranza della titolare, scollegando e sequestrando il contatore allacciato alla rete pubblica.

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Redazione

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