Sanità, Ronghi: “ancora medici e infemrieri vittime di violenza: pagano le altrui responsabilità”

“Ancora medici e infermieri aggrediti in Campania. Nel condannare fortemente gli aggressori, sollecitiamo i presidi di Polizia in tutti gli ospedali, il potenziamento e la riorganizzazione del Servizio Sanitario Nazionale”. E’ quanto afferma il Presidente di “Sud Protagonista”, Salvatore Ronghi.

“Medici ed infermieri pagano colpe non proprie – aggiunge Ronghi – in quanto le violenze subite, oltre ad essere il frutto di azioni criminali, lo sono anche delle enormi responsabilità del Presidente della Regione Vincenzo De Luca che, nei suoi otto  anni di governo regionale, ha distrutto ciò che c’era di positivo nella sanità pubblica campana ed ha creato le condizioni per una strisciante politica di privatizzazione della sanità”.

“Non è un caso che quasi tutti gli operatori del privato parlano bene dello “sceriffo” e lo ringraziano per aver dato vita ai “budget mensili di struttura” che, di fatto, hanno cancellato le prestazioni sanitarie in convenzione e costringono tantissimi cittadini a pagarle, favorendo il loro arricchimento e contribuendo a smantellare il servizio sanitario regionale. I più sfortunati, invece, sono costretti a rinunciare agli esami e quindi alle eventuali cure”, continua Ronghi.

“In questo scenario, auspico che il Governo Nazionale riprenda nelle proprie mani il Servizio Sanitario Nazionale e ne faccia una priorità con un’azione di riordino e razionalizzazione che lo rafforzi e blocchi la strisciante ma sempre più evidente privatizzazione, indegna di un Paese che, come l’Italia, vanta, tra i propri principi costituzionali, la tutela della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, ed una legge nazionale istitutiva del SSN tesa all’accesso universale alle prestazioni sanitarie in condizioni di uguaglianza”.

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Redazione

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