Tar Lazio annulla i test della facoltà di Medicina

Il Tar per il Lazio, con la sentenza n. 863 del 17 gennaio 2024, ha annullato i provvedimenti che hanno disciplinato le prove di ammissione alla facoltà di medicina per l’anno accademico 2023/2024, salvaguardando le posizioni di chi ha superato le prove e si è iscritto ai corsi.

Lo ha reso noto lo stesso Tribunale amministrativo, chiamato a pronunciarsi sugli oltre 3mila ricorsi dei candidati che non avevano superato il test.

In particolare per il Tribunale amministrativo il meccanismo di “equalizzazione” alla base del punteggio presenta “elementi di alea che, da un lato, non sono giustificati da esigenze oggettive della selezione e, dall’altro, non consentono un ordinamento degli aspiranti sulla base della sola performance, essendo la relativa posizione influenzata dall’attribuzione di un fattore di parametrazione del punteggio che limita, in modo per ciascuno diverso, il punteggio massimo raggiungibile e che mina, pertanto, la par condicio tra i candidati”.

Secondo il candidato ricorrente (il cui ricorso è stato accolto), “due laureati potrebbero essere stati giudicati in misura diversa non in quanto l’uno è più preparato dell’altro, ma perché a uno dei due sarebbe stato somministrato un kit di domande reputato sulla base dell’equalizzazione più difficile o più semplice”.

Perché si chiedeva l’annullamento del test? A spiegarlo i legali dello Studio Leone – Fell & C. che hanno fatto ricorso al Tar del Lazio in seguito alle numerose denunce di irregolarità nelle prove di ingresso. “Le domande di aprile erano le stesse di luglio. Pertanto ad aprile sono state raccolte le domande, condivise e vendute sul web da candidati e da alcune scuole di preparazione. Questo- spiegano gli avvocati- ha permesso la creazione di una grande banca dati con un numero esorbitante di quiz effettivamente somministrati e su cui i più fortunati hanno potuto esercitarsi, imparando a memoria le risposte corrette. Abbiamo in nostro possesso circa 100 testimonianze audio di persone che hanno ottenuto la banca dati direttamente dalle scuole di preparazione”.

E inoltre: “Alcune scuole di preparazione che pare abbiano mandato i propri docenti a svolgere il test ad aprile con il solo scopo di reperire i quiz. Questa cosa, a nostro avviso è di una gravità inaudita”.

Lo scorso anno, per la prima volta, avevano ‘debuttato’ i Tolc-Med (test di medicina e odontoiatria, ndr), introdotti dalla ministra dell’Istruzione Maria Cristina Messa prima dell’arrivo dell’attuale Anna Maria Bernini.

Nel 2023, il test durava 90 minuti ed era composto da 50 domande, 7 quiz di comprensione del testo, competenze acquisite negli studi (15 minuti); 15 quiz di biologia (25 minuti); 15 quiz di chimica e fisica (15 minuti); 13 quiz di matematica e ragionamento (25 minuti).

(Com/Dire)

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Redazione

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