Via libera al decreto per l’election day: cambia mandato sindaci

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge per l’election day,che fissa le elezioni europee all’8 e 9 giugno con possibilità di accorpare amministrative e regionali.

Con il provvedimento cambiano anche i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene eliminato il limite.

Terza volta al voto di sabato, i precedenti nel 2004 e 2009

Non è un inedito il voto anche di sabato per gli elettori italiani che andranno alle urne per le Europee l’8 ed il 9 giugno, con la possibilità di accorpamento delle Amministrative grazie al decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri.

I precedenti si registrano per le Europee del 2004 (12 e 13 giugno) e del 2009 (6 e 7 giugno) e in entrambe le occasioni l’esecutivo era guidato da Silvio Berlusconi.

E’ il Consiglio Ue ad aver stabilito la ‘forchetta’ temporale entro la quale ogni Stato membro è tenuto a svolgere le consultazioni per il rinnovo dell’Europarlamento: tra giovedì 6 e domenica 9 giugno. Ciascuno Stato può decidere la data nell’ambito dei 4 giorni proposti. E’ esclusa dunque la giornata di lunedì 10.

Volendo mantenere aperte le urne comunque per due giorni, in modo da favorire il più possibile l’afflusso dei votanti, con la possibilità anche di un Election Day, il Governo ha deciso per le date di sabato 8 e domenica 9 giugno. Nel 2014 si è votato solo di domenica (25 maggio), così come anche nel 2019 (26 maggio).

Mandato sindaci, Decaro, ‘estendere norma anche a Comuni più grandi’

“La norma che estende il numero dei mandati dei Comuni fino a 15 mila abitanti e toglie ogni limite ai Comuni sotto i 5 mila è un passo avanti molto importante.

A questo punto diventa inevitabile andare fino in fondo, estendendo il numero dei mandati anche per i sindaci dei Comuni sopra ai 15 mila abitanti”.

Così il sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro, dopo l’approvazione della norma che modifica i limiti per i mandati ai sindaci dei piccoli comuni: tra 5mila e 15mila abitanti si potrà arrivare al terzo mandato, sotto i 5mila viene eliminato il limite.

“Finalmente viene data una risposta positiva alla richiesta che da anni viene da tutti i sindaci e si sana, almeno in parte, un vulnus democratico che abbiamo sempre giudicato gravissimo”, aggiunge Decaro commentando il via libera alla norma del Consiglio dei ministri. “Una volta chiarito che soltanto gli elettori devono avere il diritto di giudicare se i propri sindaci devono essere confermati o mandati a casa – conclude – una disparità di trattamento nei confronti di soli 730 comuni più grandi, sul totale dei 7.896 comuni italiani, appare davvero incomprensibile e, probabilmente, anticostituzionale”.

(Ansa)

Redazione

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