Agricoltori casertani in marcia coi trattori lungo la via Appia

Gli agricoltori casertani sono scesi in strada stamani con una marcia di cinquanta trattori, per circa duecento partecipanti, partita intorno alle 9 da un centro commerciale di Teano.

La lunga fila di mezzi agricoli ha percorso la Statale Appia, bloccando quasi del tutto il traffico veicolare, per giungere ad un altro centro commerciale situato a Capua, posto poco prima del casello autostradale dell’A1.

A seguire la marcia le forze dell’ordine, che non segnalano al momento problemi di ordine pubblico. La protesta è contro la crisi del comparto agricolo ormai “insopportabile”, che già ha portato in strada in Italia e in buona parte dell’Europa migliaia di allevatori.

DOMANI NUOVA PROTESTA

Si replica domani 3 febbraio, i trattori partiranno alle 9,30 dallo stadio di Casal di Principe verso il casello autostradale di Santa Maria Capua Vetere dove ci sarà un presidio.

Al corteo è prevista la partecipazione – oltre che degli allevatori bufalini, da tempo in prima linea contro il piano di eradicazione della brucellosi – anche dei frutticultori, dei cerealicoltori, dei contoterzisti, dei trasformatori artigianali e di una delegazione di pescatori.

“Una crisi di livello internazionale – riferisce Altragricoltura, tra i promotori dell’iniziativa di protesta, in una nota – ma che ha radici e cause profonde in Italia: le scelte di politica agricola assunte negli ultimi 40 anni in Europa con l’avallo e la cogestione dei governi nazionali italiani che si sono succeduti. Altragricoltura si è battuta denunciando il rischio più grande: che l’Italia, un grande Paese dalla tradizione contadina e con un enorme patrimonio agroalimentare fondato sul lavoro della terra e nel mare e sulla grande diversità dei suo sistemi culturali e ambientali potesse trasformarsi in una piattaforma commerciale speculativa in cui il Made in Italy si trasforma nell’occasione di business per la speculazione finanziaria”.

“Questo furto sulla pelle del lavoro (delle imprese e dei lavoratori) è pagato dai cittadini e dalle comunità ed è il prodotto di un sistema complesso di fattori in cui le scelte di politica agricola sono state determinanti. Scelte in cui la classe dirigente italiana (di tutti gli orientamenti politici) è stata fortemente responsabile nascondendosi sia dietro la facile coperta delle Organizzazioni Professionali che usando l’alibi dell’Europa. Ora tutti i nodi vengono al pettine e cadono gli alibi. Al Prefetto di Caserta ed al Governo Nazionale sono state già avanzate richieste di incontro per presentare un documento di proposte che sarà illustrato sabato mattina al termine del corteo di trattori alle ore 12 nel presidio al Casello di Santa Maria Capua Vetere da Adriano Noviello e dai tanti altri giovani che saranno in campo”.

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Redazione

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