Anziana truffata da finta figlia: ‘Sto male’. Lei consegna 50mila euro di gioielli

Non si fermano a Bologna le truffe agli anziani, episodi simili e ricorrenti: lo schema che si ripropone è quello di una telefonata da una persona che si finge parente, riferisce un problema di salute e soldi e convince la vittima a consegnare denaro o altri oggetti preziosi per risolvere la questione.

In due casi recenti le persone raggirate hanno detto di non aver dubbi che la voce al telefono fosse proprio quella delle figlie.

Nei giorni scorsi una donna residente in centro alla fine è stata derubata di gioielli per circa 35mila euro. Sulla settantina, ha ricevuto una chiamata al numero di casa e dall’altro lato un’altra donna ha detto di essere la figlia, (di professione avvocato), di trovarsi in una banca fuori città e di avere ingoiato una scheggia di vetro mentre mangiava, giustificando così la voce roca. Ha aggiunto di aver appena concluso un contratto importante ma, per l’agitazione dovuta alla scheggia, aveva fatto confusione nel versare una somma necessaria all’affare. Risultato: alcune decine di migliaia di euro erano stati bloccati e per proseguire serviva una garanzia.

“Ho detto che in casa abbiamo l’oro e possiamo darglielo. Mamma, non mi fanno andare in ospedale se non do questa garanzia”, le sue parole.

La telefonata è proseguita e la vittima è stata incalzata per raccogliere in fretta i gioielli, con l’avviso di non parlare della cosa con gli altri familiari presenti. Anzi, è stata convinta a mandarli in banca a ritirare duemila euro.

Probabilmente l’intento era isolarla: quando è rimasta sola la truffatrice le ha detto di mettere i gioielli in un sacchetto e che a breve sarebbe arrivata “la collaboratrice del notaio”. La donna è scesa in strada, è stata avvicinata da una giovane donna, apparentemente non italiana, alla quale ha consegnato il sacchetto. Rientrata (e rientrati anche gli altri familiari) si è resa conto della truffa e ha contattato la figlia, ignara di tutto. L’episodio è stato denunciato alla polizia, con una descrizione della complice che ha ritirato i gioielli e indicando le strade percorse per allontanarsi. Per le indagini procede il commissariato Due Torri San Francesco. La vittima è assistita dall’avvocato Nicoletta Garibaldo.

Un secondo raggiro risale a qualche settimana prima, i un’altra zona. Una pensionata, residente in zona Mazzini, ha denunciato alla Polizia (commissariato Bolognina-Pontevecchio) di essere stata contattata da una persona che credeva la figlia, che diceva di essere in ospedale e di aver bisogno di 20mila euro per un intervento urgente.

Bisognava consegnare un anticipo a un medico che sarebbe passato a ritirarlo e così la donna ha messo in un sacchetto ottomila euro e alcuni gioielli e li ha dati al complice della truffatrice.

(Ansa)

Redazione

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