Aversa. Guardie ambientali, presentato corso formazione WWF
Partito il nuovo corso di formazione e aggiornamento per guardie venatorie, zoofile e ambientali del WWF.
Percorso formativo organizzato dal gruppo regionale campano del Wwf – Servizio di vigilanza volontaria a tutela della fauna e dell’ambiente, e ufficialmente riconosciuto dalla Regione Campania, che quest’anno si svolgerà nella quota in presenza presso i locali della Caritas Diocesana di Aversa.
Il corso, infatti, avrà una doppia modalità di svolgimento con lezioni che si terranno sia in presenza che da remoto con termine il 20 aprile.
Erano presenti: il responsabile provinciale Alessandro Gatto, tanti associati e componenti del corpo forestale. È intervenuto, per ribadire il concetto di quanto la natura sia un bene fondamentale, anche Sua Eccellenza il Vescovo, Monsignor Angelo Spinillo.
Una precisazione importante è stata quella che riguarda le funzioni dei volontari e quindi delle guardie del WWF che è di tutela della natura che è di tutti noi. Più precisamente, è di sussidiarietà in quanto i volontari, in base alla legge 331, sono obbligati a riferire alla polizia giudiziaria ciò che hanno visto. Applicano sia leggi regionali che nazionali. Tutto ciò che il WWF può fare deve essere esplicitamente ammesso da leggi.
Il vigilante deve essere munito di una certificazione di uno psichiatra ed ha funzioni di polizia amministrativa. Quando c’è l’illecito amministrativo, i volontari del wwf possono intervenire; invece nel caso in cui si è in presenza di un reato allora dev’essere formulata una denuncia da parte del WWF fino a prova del falso.
“Siamo estremamente contenti ed emozionati – dichiara Alessandro Gatto, coordinatore regionale del nucleo di vigilanza del Wwf – di poter riproporre questo importante percorso formativo destinato a tutte quelle persone che intendono dedicare il loro tempo libero ad attività sul campo di tutela della natura, a trecentosessanta gradi”.
“Attività che assume un rilievo tanto più importante – prosegue Gatto – se si pensa che parliamo di una vera e propria azione di sussidiarietà, svolta a supporto e in coordinamento con gli organi dello Stato cui sono demandati i compiti di tutela dell’ambiente, della natura e della biodiversità”.
“Oggi più che mai – conclude il coordinatore regionale – con la tutela dell’ambiente e della biodiversità divenute ufficialmente parte integrante della nostra Costituzione, c’è bisogno di rilanciare e potenziare attività di vigilanza come la nostra, svolta in maniera volontaria con l’obiettivo di contrastare le varie forme di bracconaggio che caratterizzano il nostro territorio, da quelle a danno della fauna selvatica fino a quelle danneggiano o mettono a rischio gli ecosistemi vegetali, come ad esempio il prelievo abusivo di funghi. Senza dimenticare il contrasto agli incendi boschivi e all’annoso problema degli sversamenti abusivi e roghi di rifiuti”.
Il WWF è stato fondato nel mondo nel 1961. Oggi è attivo in cento Paesi ed ha circa cinque milioni di sostenitori. La finalità è quella di fermare il degrado dell’ambiente e far sì che l’umanità viva in armonia con l’ambiente. Alla base dell’attività dei volontari c’è l’integrità, la responsabilità e la trasparente, nonché tanto coraggio per affrontare tante sfide ogni giorno.
di Anzia Cardillo