Concorso scuola, in Campania supplenti più che raddoppiati

Oltre 80 mila le domande di concorso nella scuola per meno di 2000 posti: il 97% dei candidati è destinato a restare ancora supplente.

Lo afferma, Roberta Vannini, segretaria generale della Uil Scuola Rua Campania, rinviando alla situazione dei docenti precari che a partire dal prossimo 11 marzo affronteranno le prove scritte dei concorsi Pnrr, per la quale “la situazione del lavoro precario a scuola è una condizione non più sostenibile”.

“Anche nella nostra regione, come nel resto del Paese – spiega Roberta Vannini -, in otto anni i precari della scuola sono raddoppiati, come dimostrato da uno studio condotto dalla Uil Scuola Rua. Nel 2015 in Campania gli insegnanti precari erano 5.540, nel 2023 16.129: oltre il 52% in più. Per i docenti di sostegno la situazione si ripete: si passa da 1.434 del 2015 a 9.997 nel 2023, mentre per il personale Ata la tendenza mostra addirittura un segno di decrescita dei contratti a tempo indeterminato”.

“Non solo i numeri sono diminuiti  – aggiunge – ma fa capolino il segno meno: siamo infatti passati dalle 345 assunzioni in tutta la Campania del 2016 a – 123 nel 2023”.

Per la segretaria generale della Uil Scuola Rua Campania “per uscirne, una volta terminate le immissioni in ruolo dalle graduatorie concorsuali e da quelle ad esaurimento, si potrebbero utilizzare le Gps di 1 fascia per tutti i tipi di posto”.

“Occorre eliminare la distinzione tra organico di fatto e organico di diritto  – spiega inoltre – che rappresenta una condizione anacronistica rispetto alla reale situazione nelle scuole italiane”.

Quanto alle problematiche sul Sostegno, “bisogna garantire il più possibile che gli alunni con disabilità abbiano un docente specializzato. Una volta esaurita la prima fascia sostegno delle GPS di una provincia, bisognerebbe adottare soluzioni efficaci affinché, prima di passare a nominare docenti non specializzati, si assumano insegnanti specializzati di altre province”.

Sbagliato anche il sistema di calcolo dell’organico Ata, spiega, “perché continua a basarsi su parametri numerici obsoleti e va autorizzato ogni anno il 100% del turnover. Occorre introdurre graduatorie, su base volontaria, per le supplenze di pochi giorni, con modalità di interpello celeri”, conclude la segretaria campana della Uil scuola sottolineando come le proposte della Uil vogliano essere un contributo alla soluzione dei problemi.

“Dal ministro ci aspettiamo meno dichiarazioni e più fatti”, conclude.

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Redazione

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