Morbillo, aumentano i casi e le epidemie
I casi di morbillo continueranno ad aumentare nell’Ue/See nei prossimi mesi a causa della copertura vaccinale non ottimale per i vaccini contenenti morbillo (Mcv), dell’elevata probabilità di importazione da aree ad alta circolazione e considerando che i prossimi mesi rappresentano il picco stagionale del virus.
Nel 2023 sono stati osservati aumenti significativi nel numero di casi ed epidemie di morbillo a livello globale, anche in 40 dei 53 Paesi della regione europea e in almeno dieci Paesi dell’Unione Europea/Spazio economico europeo.
Sono alcuni dei dati che emergono dallo European Centre for Disease Prevention and Control, contenuti nel documento ‘Measles on the rise in the Eu/Eea: Considerations for public Health Response’.
I dati dell’Ecdc evidenziano inoltre che tra gennaio e l’inizio di febbraio 2024 il numero di Paesi dell’Ue/See che hanno segnalato casi di morbillo è aumentato e che sono stati registrati sette decessi, sei in Romania e uno in Irlanda.
La stessa Romania e l’Austria sono tra i dieci Paesi più colpiti elencati dall’Oms/Europa, anche se Kazakistan, Kirghizistan e Armenia sono quelli che registrano il maggior numero di casi.
Il morbillo, ricorda l’Ecdc, costituisce una minaccia per le persone di tutte le fasce d’età. È dunque fondamentale mantenere una elevata copertura vaccinale per l’intera popolazione.
L’impatto potenziale più elevato del morbillo, a causa dell’elevata morbilità conseguente all’infezione, riguarda i bambini troppo piccoli per essere vaccinati, di solito quelli di età inferiore ai 12 mesi, a seconda dei programmi nazionali. Anche i bambini non vaccinati sotto i cinque anni corrono un rischio maggiore, poiché il morbillo può avere diverse complicazioni in questa fascia di età. Inoltre, altri gruppi come gli immunocompromessi sono a rischio di esiti gravi a causa del morbillo.
Il morbillo si diffonde molto facilmente. L’Ecdc ricorda che un’elevata copertura vaccinale, pari o superiore al 95% della popolazione vaccinata con due dosi di vaccino, è dunque essenziale per interrompere la trasmissione in un Paese o comunità. Dovrebbero quindi essere intensificati gli sforzi per identificare e raggiungere le popolazioni non vaccinate o parzialmente vaccinate e dovrebbe essere garantita l’equità nell’accesso alle vaccinazioni, soprattutto per le popolazioni vulnerabili come i migranti, le minoranze etniche e quanti vivono in ambienti affollati, come i campi profughi.
“Nessuno- ha ammonito il direttore dell’Ecdc, Andrea Ammon– dovrebbe morire di morbillo. L’aumento dei casi di morbillo, una malattia altamente contagiosa ma prevenibile con il vaccino, ricorda chiaramente che tutti gli Stati membri dovrebbero massimizzare gli sforzi per raggiungere e mantenere un’elevata copertura vaccinale per tutte le malattie prevenibili con il vaccino. I vaccini sono un modo sicuro ed efficace per ridurre il carico sanitario delle malattie infettive ed evitare inutili perdite di vite umane”.
“La tendenza all’aumento dei casi di morbillo in tutta Europa- ha aggiunto la Commissaria per la Salute e la Sicurezza alimentare, Stella Kyriakides– è preoccupante. Si tratta di una malattia estremamente contagiosa che può provocare gravi complicazioni, soprattutto nei bambini e nelle persone vulnerabili. La buona notizia è che si tratta di una malattia che è possibile prevenire attraverso la vaccinazione e che nell’Ue sono disponibili numerosi vaccini sicuri ed efficaci”.
“Quando assistiamo a epidemie di morbillo, sappiamo che c’è un divario nelle vaccinazioni. Invito tutti a verificare il proprio stato vaccinale e i genitori ad assicurarsi che i vaccini dei propri figli e dei giovani siano aggiornati. La vaccinazione protegge e salva vite umane– ha concluso- è uno dei nostri strumenti più efficaci contro il morbillo e molte altre malattie infettive“.
(Dire)