(VIDEO) Casal di Principe. Due spazi intitolati a giovanissimi uccisi dalla camorra

Nuova area giochi in terra di Casal di Principe, nell’agro aversano, la quarta in dieci anni di amministrazione targata Renato Natale costruita e consegnata alla cittadinanza.

Ennesima, in quel filo conduttore del non dimenticare, intitolata a vittime innocenti della criminalità organizzata.

Antonio Petito (ucciso dalla camorra casalese l’8 febbraio 2002) e Giuseppe Di Matteo (bimbo sciolto nell’acido dalla Mafia siciliana nel gennaio del 1996 a San Giuseppe Jato), sono due giovanissimi, uccisi dalla criminalità organizzata.

A loro è stata dedicata la Piazza e il Parco Giochi, realizzati su un bene confiscato su Corso Umberto di Casal di Principe, di fronte all’Università della Legalità, non lontano dalla rotonda verso Villa Literno.

Oggi, nell’anniversario della morte di Antonio Petito, sono stati inaugurati i due spazi pubblici scoprendo la targa di intitolazione.

Alla presenza della autorità civili, militari ed ecclesiastiche, il primo cittadino Renato Natale, padrone di casa ha moderato gli interventi delle varie personalità di cui: il prefetto di Caserta dott. Giuseppe Castaldo; il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia l’on. Chiara Colosimo; il vescovo di Aversa Sua Ecc. Mons. Spinillo ed altri convenuti che, hanno voluto ribadire e sottolineare l’importanza nel ridare in uso, spazi e luoghi sottratti alla criminalità ed intitolare a vittime innocenti, perchè con il loro sacrificio sia da monito a tutti che, azioni e fatti del genere non avvengano mai piú.

“Rientra tutto all’interno di un processo iniziato piú di 10 anni fa – dice ai nostri microfoni il sindaco Natale -. Lo abbiamo fatto sia riconquistando gli spazi sottratti alla criminalità organizzata, sia facendo memoria di tutti quelli che hanno perso la vita in quegli anni bui”.

“Operazione intesa come obbiettivo etico, morale di questa mia attivitá amministrativa, affianco alla gestione trasparente degli affari pubblici – chiosa il primo cittadino. Tutto è nel senso di non solo di riutilizzo dei beni nella memoria, ma è quello di trasformazione proprio del concetto di comunitá”.

Oggi, dunque è un giorno di festa nel ricordo di queste due giovani vite spezzate. Oggi a Casal di Principe in loro nome vi è un posto in piú dove poter portare i propri bambini a giocare, in spazi sicuri e controllati.

Oggi, ancora una volta, vince quella voglia di fare di un popolo, che vuole continuare a scrollarsi dalle spalle quell’etichetta negativa degli anni passati e continuare a percorrere quella strada, formata da semplice normalità di vita quotidiana anche attraverso i tanti siti sequestrati che oggi vengono ridati alla popolazione.

di Augusto Fontana

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Redazione

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