(VIDEO) Napoli Basket campione: festa alla stazione

Trecento, quattrocento persone. I cellulari puntanti in alto, come delle lance ad indicare gli “eroi”. Che questa volta a Napoli non sono quelli del pallone.

La Gevi scende dall’alta velocità da Torino intorno alle 15, Giovanni De Nicolao ha la Coppa Italia del basket come bagaglio a mano.

E’ il ritorno in città dopo l’impresa: il trofeo vinto battendo l’Olimpia Milano in finale, a seguire le due precedenti vittorie contro Brescia e Reggio Emilia.

Una squadra di altissimi Davide, underdog che per una settimana hanno stravolta le gerarchie della pallacanestro italiana, a godersi l’affetto di ritorno. Sciarpe, cori, tutto l’armamentario della festa sulle banchine stracolme.

Ad inaugurare il pomeriggio di sobria celebrazione: un primo passaggio al Palabarbuto, poi dal sindaco Gaetano Manfredi a Palazzo San Giacomo e infine l’abbraccio ufficiale con la gente a piazza Municipio.

Grassi: “Adesso il nuovo palazzetto”

“Al canestro di Pullen le mie coronarie hanno tremato”. Federico Grassi, presidente del Napoli Basket, è sopravvissuto all’impresa della sua Gevi Napoli: la Coppa Italia dopo 18 anni, in finale contro l’Olimpia Milano.

“Siamo ancora euforici per il trionfo – racconta a Radio Marte – una vittoria che è della città e che dedico a Napoli e ai suoi tifosi straordinari nel venire a Torino. Ho saputo che ci hanno seguito in centinaia di migliaia anche da Napoli in tv. Il tiro da tre di Pullen alla fine del match mi ha fatto impazzire, del resto vivo le gare in modo molto passionale, come penso si sia visto in televisione, visto che praticamente una telecamera era puntata su di me nel convulso finale”.

“Questo è il successo dei ragazzi, del coach Milicic, insieme a Pancotto e Cavaliere lavorano 24 ore al giorno, ma è anche – continua Grassi – la vittoria di altre figure importanti che in questa stagione hanno svolto un lavoro egregio, ovvero l’ad Alessandro Dalla Salda e il responsabile area tecnica Pedro Llompart. Tutti hanno capito quanto sia importante vincere in questa città, farlo qui è più importante che farlo in qualsiasi altro posto”.

“Al nostro progetto manca il tassello di avere un palazzetto, lo spero, ma non sono abituato a fare proclami di cose non certe. Spero che venga realizzato e che avvenga nel minor tempo possibile. Il sold out del prossimo 3 marzo, contro Treviso, dovrebbe farci piacere, in verità se avessimo un palazzetto da 10mila posti avremmo nuova linfa per crescere nel nostro progetto. Per il momento la nostra casa del basket è il Palabarbuto, speriamo di avere novità in tempi brevi, la burocrazia non ci aiuta”.

“In campionato dovremmo essere salvi, speriamo di poter far parte dei play off scudetto nei quali proveremo, eventualmente, a dire la nostra, consapevoli che abbiamo un roster ridotto rispetto alle corazzate tipo Milano”.

(Pic/ Dire)

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Redazione

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