(VIDEO) Stellantis, a Pomigliano la nuova Panda
La Fiat Pandina rimarrà in produzione fino al 2026 nello stabilimento Stellantis di Pomigliano?
Il ceo di Fiat, Olivier Francois, parlando oggi dallo stabilimento in occasione della presentazione della nuova Pandina, la versione aggiornata della city car, in realtà allunga: “Io dico che rimarrà qui anche fino al 2027, e spero ci siano le condizioni per andare ancora oltre”.
Lo annuncia all’inizio della conferenza stampa di oggi Francois, che aggiunge: “Il secondo annuncio è che aumentiamo qui la produzione della Panda del 20%”, incluso il modello presentato oggi.
Più in generale, continua Francois sulla vicenda di Pomigliano: “La storia di oggi non è solo quella di un’auto, ma di un posto, di questo posto e della gente che ci lavora. È la storia di una rinascita, di chi ci ha creduto, è la storia della Fiat dei primi anni di Sergio Marchionne”, ripartendo dopo la crisi di Torino e di Detroit.
“All’epoca- continua il ceo Fiat in conferenza- la Panda era prodotta all’estero, abbiamo deciso di riportarla in Italia proprio per rilanciare Pomigliano. Sergio ha fatto tornare anche me in Italia, oltre alla Panda. Sono venuto qui in uno dei primissimi giorni del nuovo incarico, nel dicembre 2011″. Quella di rilanciare lo stabilimento campano, inoltre, era “una scelta doverosa” anche per John Elkann e lo stesso Marchionne, ricorda Francois, dopo che la conferenza di oggi si è aperta con le note de “La storia siamo noi”.
Aggiunge ancora il ceo: “La Panda di Pomigliano ha ancora molto da dire, anche se in quattro-cinque mesi sarà parte di una famiglia di veicoli. Oggi siamo qui per aggiungere un’importante nuovo asset alla Panda. Abbiamo deciso di aggiornare Panda con tutte le nuove innovazioni tecnologiche” e con “un soprannome importante, Pandina. Il suffisso ‘ina’ ha una connotazione di vicinanza in Italia”.
STELLANTIS. FRANCOIS: RILANCIAMO POMIGLIANO E ASPETTO INCENTIVI
“Se abbiamo avuto successo nel rilancio di Detroit e di Pomigliano” a suo tempo, “non vedo perché non possiamo rilanciare un’altra volta l’impianto” di Pomigliano. Lo assicura il ceo di Fiat, Olivier Francois, parlando oggi dallo stabilimento campano per la presentazione della nuova Pandina, la versione aggiornata della city car.
“Il messaggio è che qui investiamo. Siamo riusciti- insiste Francois- a salvare Detroit, perché non Pomigliano? Già oggi Pomigliano registra tra i più alti livelli di produzione e crescita tra le fabbriche” Stellantis. Sull’aumento del 20% della produzione della Panda, annunciato a inizio conferenza, il ceo aggiunge che “non siamo riusciti a seguire la domanda degli ultimi mesi” e cita “i nuovi incentivi” del Governo “che arrivano presto, spero: sarà uno stimolo fondamentale per la produzione, anche per Mirafiori e la 500 elettrica, non solo- rileva Francois- per Pomigliano“.
Nel corso della conferenza stampa online dallo stabilimento, i tecnici Fiat presentano così la nuova Panda: “Un’utilitaria? Anche no. Piuttosto, un’auto con più sicurezza, più tecnologia, un’auto più bella, più semplice. Due versioni, cinque colori. Più semplice di così”. La Pandina hybrid entrerà in produzione a giugno, non solo per Italia, ma in tutti i paesi europei “con un’offerta credibile”, riprende il ceo Fiat.
Intanto, la Pandina “è l’unica offerta di Stellantis da 3,6 metri per 5 porte e 5 posti”. Nel corso della conferenza, si ripercorre la storia a partire dal 29 febbraio di 44 anni fa, con “la prima Panda presentata dall’Avvocato al presidente della Repubblica Sandro Pertini. Poche macchine sono amate come la Panda”, puntualizza Francois. In sala tornano in video gli spot degli anni ’80, con lo slogan “Panda, se non ci fosse bisognerebbe inventarla”. Oggi l’auto resta “libera da etichette”, insistono dallo stabilimento. Insomma, si tratta di un’auto “bestseller: per quanto riguarda il mercato italiano, è la più venduta da 12 anni consecutivi”.
STELLANTIS. SINDACATI: PANDA ASSICURA MISSIONE LUNGA A POMIGLIANO
La produzione della Panda a Pomigliano fino al 2027? “Assicura una missione industriale di lunga durata allo stabilimento di Pomigliano, nonché una produzione di massa tale da poter garantire l’occupazione”. Così Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm, responsabile settore auto, e Crescenzo Auriemma, segretario della Uilm Campania, commentando gli annunci oggi in conferenza stampa, in occasione del lancio della serie speciale Pandina, del ceo di Fiat Olivier Francois. Il successo della Panda e il lancio della Tonale hanno consentito “finalmente di saturare l’occupazione e di superare dal primo di gennaio 2024 un utilizzo della cassa integrazione che durava da oltre 10 anni”.
Anzi, per far fronte alla produzione “si è dovuto far ricorso all’arrivo da altri siti di circa mille lavoratori in trasferta, alcuni dei quali sono stati o saranno a breve trasferiti in pianta stabile a Pomigliano su loro richiesta”, ricordano Ficco e Auriemma, che ritengono “saggio da parte di Stellantis puntare non solo su modelli full electric ma anche su motorizzazioni più tradizionali, nonché su modelli più accessibili ai consumatori, proprio come la Panda. La stessa politica, che fino ad ora ha spinto verso l’elettrificazione in modo tanto frettoloso quanto disordinato, sarà costretta a fare i conti con la realtà”. Interviene anche la Fim-Cisl, con il segretario nazionale Ferdinando Uliano e quello di Napoli Biagio Trapani, dicendo che la serie speciale Pandina è “una boccata d’ossigeno per le lavoratrici ed i lavoratori del plant campano”.
Ora, “ci aspettiamo che l’ad confermi l’assegnazione di un modello per Pomigliano che abbia la potenzialità, dopo il 2026, di realizzare sul sito lo stesso sviluppo di produzione che ha saputo dare la Panda”, confidano i vertici Fim: “È indispensabile uscire dalla polemica politica e lavorare ad una politica industriale per l’automotive”.
STELLANTIS. FIOM: ASPETTIAMO FATTI SU POMIGLIANO E INCONTRO CON GOVERNO
Le scelte annunciate oggi da Fiat per lo stabilimento Stellantis di Pomigliano “sono la conseguenza del senso di responsabilità delle lavoratrici e dei lavoratori che in questi anni hanno permesso al sito importanti risultati in termini di qualità e produttività. Agli annunci, però, devono seguire fatti concreti. Dobbiamo mettere in sicurezza per il futuro lo stabilimento di Pomigliano D’Arco, assicurando la produzione di modelli mass market dopo il 2027 e quindi l’occupazione”. Così in una nota Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile del settore Mobilità, Maurizio Oreggia, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil, Mauro Cristiani, segretario generale Fiom-Cgil di Napoli, Mario Di Costanzo, responsabile automotive della Fiom-Cgil Napoli.
Per tutti “è necessario portare a Pomigliano il know-how capace di cogliere i cambiamenti della transizione energetica ed ecologica in linea con gli obiettivi fissati dall’Unione europea”. Aggiugono i dirigenti Fiom: “Ribadiamo la necessità, come abbiamo chiesto unitariamente, di un incontro alla presidenza del Consiglio con Stellantis e le organizzazioni sindacali in cui definire un piano strategico che garantisca investimenti in ricerca e sviluppo, progettazione, nuovi modelli per tutti gli stabilimenti e la tutela e rigenerazione dell’occupazione. Il settore automotive è attraversato da una fase di profonda trasformazione, occorre dare prospettive agli stabilimenti e ai lavoratori di Stellantis e delle aziende della componentistica”.
STELLANTIS. RSU UILM: TERREMO ALTA ATTENZIONE SU POMIGLIANO
“Continueremo a mantenere alta l’attenzione sullo stabilimento Gianbattista Vico di Pomigliano d’Arco, un presidio industriale fondamentale per il territorio”. Così in una nota Giuseppe D’Alterio, segretario provinciale Uilm, Ferdinando Giustino e Vincenzo D’Esposito della rsu Uilm del sito Stellantis in provincia di Napoli.
“Questa mattina, in occasione della presentazione della Pandina, l’ibrido rinnovato della Panda – hanno spiegato i sindacalisti – il responsabile delle Relazioni industriali di Stellantis Italia ci ha comunicato ufficialmente che la produzione della Panda, modello di auto più venduto, rimarrà a Pomigliano almeno fino al 2027 anche grazie alle innovazioni sull’elettronica e la sicurezza. Questa – hanno concluso D’Alterio, Giustino e D’Esposito – è la strategia giusta che assicura il mantenimento degli organici”.