Carabiniere picchiato fuori una discoteca: arrestato terzo componente della banda
Carabiniere picchiato fuori da una discoteca, arrestato il terzo componente della banda. Era in Lussemburgo.
I FATTI
Il militare aveva subito la frattura del naso e la rottura di due denti durante una violenta aggressione, finalizzata alla sottrazione del portafoglio e del telefono, nel corso di una serata trascorsa in una discoteca di Caprarola alla fine di gennaio 2023.
LE ACCUSE
Il 13 giugno 2023, a Manziana (Roma), personale della polizia di Stato della squadra mobile della questura di Viterbo ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di altrettanti ventenni, indagati in concorso per i reati di rapina e lesioni aggravate ai danni di un giovane allievo maresciallo dell’Arma dei Carabinieri.
Il militare aveva subito la frattura del naso e la rottura di due denti durante una violenta aggressione, finalizzata alla sottrazione del portafoglio e del telefono, nel corso di una serata trascorsa in una discoteca di Caprarola alla fine di gennaio 2023.
L’indagine si era conclusa con l’emissione delle misure restrittive da parte del gip presso il tribunale di Viterbo.
RICERCA TERZO COMPONENTE DELLA BANDA
Tuttavia un terzo indagato si trovava all’estero e, messo a conoscenza del procedimento a suo carico, ha deciso di non rientrare in Italia.
MANDATO ARRESTO EUROPEO
La Procura della Repubblica presso il tribunale di Viterbo otteneva così un mandato d’arresto europeo che è stato eseguito, nei giorni scorsi, dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia del dipartimento della pubblica sicurezza con la collaborazione della polizia del Lussemburgo, dove si trovava il destinatario del provvedimento.
L’uomo, un 20enne di nazionalità lituana, è stato trasferito in Italia ieri con un volo diretto all’aeroporto di Bologna, dove ad attenderlo c’erano i poliziotti della squadra mobile di Viterbo che, insieme ai colleghi della polizia di frontiera aerea, gli hanno notificato l’ordinanza trasferendolo a Monterotondo (Rm) per restringerlo agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.