Giornate Fai tra la storia di Aversa

Tornano le Giornate Fai ad Aversa. Nella sala consiliare il professor Dante Specchia, docente universitario della Facoltà di Ingegneria dell’UniVanvitelli, ha parlato di una eventuale estensione del credito Fai anche post laure, spendibile in ambito concorsuale e lavorativo.

Invece il dottor Di Salvo dell’Asl, che ha fatto un excursus storico del complesso della Maddalena, di cui è proprietaria l’azienda sanitaria, delineando, le già ipotizzate e finanziate aree interne da ristrutturare, spesso in preda a continui intoppi burocratici.

Nella giornata del 23 marzo il presidente regionale Fai, Michele Montecorvo, ha presenziato alle visite sia alla Maddalena che alla casa di reclusione “Filippo Saporito”.

Grazie all’intercessione del responsabile dell’Ufficio Diocesano per le confraternite, don Michele Salato, sono state concesse le aperture delle tre chiese dell’Immacolata, dell’Addolorata e di Sant’Antonio.

In particolare, la visita all’Immacolata, è stata curata da Guglielmo Moschetti e Giuseppe Lettieri, con il coinvolgimento del Liceo Jommelli e dell’Isis Volta; alla chiesa dell’Addolorata dagli studenti dell’Ipseoa Drengot e dell’Ite Gallo; alla chiesa di San Rocco da Franco Ferrandino e Angelo Rennella; alla chiesa di Sant’Antonio dalla ministra dell’ordine francescano singolare, Patrizia Di Ronza, e viceministra Armanda Rammairone, con il Liceo Scientifico Fermi e l’Isis Mattei.

L’ampia aerea della Maddalena è stata approfondita dal Liceo Artistico da Vinci, dal Liceo Classico Domenico Cirillo e dall’Università Vanvitelli.

Infine, l’ex ospedale psichiatrico ‘Saporito’ dal Liceo Scientifico Siani e dall’Istituto Andreozzi.

La direttrice dell’ex OPG di Aversa, Stella Scialpi, il corrispettivo Ufficio Amministrativo e l’intera equipe di Polizia penitenziaria diretta dal Comandante Alberta Rengone hanno contribuito positivamente al buon esito di tutto, mostrando abnegazione, cura e accoglienza.

Gli studenti universitari e lavoratori del Gruppo Fai di Aversa che hanno accompagnato gli “ospiti reclusi” nelle diverse spiegazioni, con ulteriori approfondimenti, sono stati Armando D’Agostino, Yuri Cutillo, Terry Barbato e Isabella Manta, giovani guidati dalla delegata Motti.

Grande stupore dinnanzi alle spiegazioni eloquenti degli “ospiti detenuti” che, frequentando un corso di 600 ore di arte museale, pongono le basi per un loro eventuale futuro lavorativo.

L’attuale carcere di reclusione ‘Filippo Saporito’ è ad oggi una Casa Rieducativa dove si viene rispettati, capiti e aiutati.

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Redazione

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