Nuovo stadio del Napoli: Castel Volturno si fa avanti

Disponibili ad aprire un dialogo con il presidente del Napoli De Laurentiis. Va dritto al punto il sindaco di Castel Volturno, Luigi Petrella che vuole un face-to-face con Aurelio De Laurentiis per discutere della costruzione della Cittadella sportiva ed eventualmente del nuovo stadio della società azzurra sul territorio castellino.

Castel Volturno, città in provincia di Caserta, già da anni ospita il centro sportivo nel quale gli azzurri si allenano durante la settimana.

«Già in passato – continua il primo cittadino – abbiamo interloquito con il patron De Laurentiis circa la possibilità di costruire dodici nuovi campi da gioco ed il nuovo stadio proprio a Castel Volturno. Rinnoviamo la disponibilità; sul nostro territorio comunale ci sono delle aree ideali per realizzare l’impianto, pronte all’utilizzo immediato», conclude il sindaco Petrella.

De Laurentiis e lo stadio a Bagnoli

Un nuovo stadio del Napoli da costruire nel giro di trenta mesi nell’area riqualificata di Bagnoli in sostituzione del Maradona.

E’ l’ultima idea del patron del Napoli Aurelio De Laurentiis che ne ha parlato nel corso di un’intervista alla Tgr Campania e a Sky Sport. “Prego il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – ha detto il numero uno del club azzurro – di coadiuvare questa mia idea di voler portare uno stadio del Napoli modernissimo nell’area di Bagnoli, completo di centro commerciale come prevede la legge, e unendo anche un centro tecnico che da Castel Volturno sposteremo a Napoli con dodici campi da mettere anche a disposizione del sociale e delle persone meno abbienti”.

Quanto ai tempi De Laurentiis li indica in trenta mesi: “Poiché la bonifica di Bagnoli è iniziata lo scorso ottobre e richiede diciotto mesi e ne servono altri dodici per il mio progetto, potremmo mettere la prima pietra tra diciotto mesi e costruire il tutto in trenta mesi, in modo da essere pronti nel 2032 per gli Europei”.

Bocciata – spiega il patron azzurro – la possibilità di un restyling del Maradona: “Avrei tanto voluto riqualificare il Maradona ma dallo studio Zavanella, che da un mese sta studiando il progetto, mi hanno spiegato che l’unico modo per fare restiyling è costruire un altro stadio all’interno del Maradona e che per fare questo dovremmo giocare tre anni fuori da lì per problemi di sicurezza. E’ impossibile, e allora mi sono messo l’anima in pace e ho detto a Zavanella di disegnare un nuovo stadio modernissimo”.

“Ci siamo dunque interfacciati con chi governa la pratica di Bagnoli”, ha proseguto De Laurentiis, che ringrazia “anche Afragola (una delle ipotesi in campo per un nuovo stadio, ndr) che mi ha messo a disposizione una quantità gigantesca di ettari, ma mi sembra assurdo portare la squadra di Napoli fuori dalla città”.

“E’ chiaro – ha concluso il presidente del Napoli – che sono tutti d’accordo perché Bagnoli ha bisogno finalmente di trovare una sua realtà ed è un terreno molto ampio che può permettere ad altre realtà di coabitare con noi. Abbiamo fatto una prima riunione con i rappresentati dello Stato dicendo che gli investimenti sarebbero stati miei e che l’importante è accelerare i tempi e diventare un esempio per tutta l’Italia. Immagino di vedere il Napoli nel nuovo stadio nel 2027 la prima partita amichevole per iniziare, magari il 15 luglio per una inaugurazione degna di Hollywood”.

Stadio a Bagnoli, Manfredi: ‘intervento sul Maradona’

“Credo che la priorità e la via maestra sia un intervento di ristrutturazione sullo stadio Maradona. Esiste una norma la legge sugli stadi che dà un percorso già definito dal punto di vista procedurale per quanto riguarda gli accordi tra Comuni e società sportive per la ristrutturazione degli stadi.Su questo, lo ripeto, c’è la massima disponibilità da parte del Comune e del Governo nazionale e ne ho parlato a lungo con il ministro Abodi”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, all’indomani delle dichiarazioni del presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis, che ha annunciato di volere costruire un nuovo stadio a Bagnoli, pronto nel 2027.

Manfredi ha riferito di aver ricevuto una telefonata da De Laurentiis che gli ha chiesto un incontro proprio per illustrare la sua idea. Un incontro a cui – ha sottolineato Manfredi – dovrà essere presente anche Invitalia che è proprietaria dei suoli dell’ex area Italsider a Bagnoli. “Io non posso parlare di suoli che non sono i miei – ha evidenziato il sindaco – valuteremo quando ci sarà la possibilità e ne parleremo”.

Inoltre, “i tempi delle bonifiche sono più lunghi rispetto a quelli del progetto di De Laurentiis”, ha affermato Manfredi, che ieri ha partecipato a Roma alla riunione della cabina di regia con il ministro Fitto e tutti gli altri soggetti coinvolti nel programma di bonifica e di rigenerazione urbana dell’area di Bagnoli, assente la Regione Campania. “Proprio ieri abbiamo definito in maniera molto dettagliata un cronoprogramma insieme al ministero e a Invitalia – ha spiegato Manfredi – tra aprile e maggio dovrebbero essere assegnati i fondi dal ministero dell’Ambiente, dopo la loro rimodulazione, e dall’inizio dei lavori i tempi di bonifica sono dai tre ai cinque anni. Inoltre – ha proseguito – la realizzazione di uno stadio sarebbe un’operazione complessa perché lì già esiste un piano urbanistico che andrebbe modificato, destinazioni d’uso già definite, ci sono vincoli generali”.

Redazione

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