Ramadan, per i musulmani digiuno e preghiere
Per tutti i fedeli musulmani è iniziato il sacro mese del Ramadan, il nono mese del calendario lunare islamico. Il calendario arabo è composto da 12 mesi lunari della durata di 29 o 30 giorni ciascuno.
Il nono si chiama, appunto, ‘ramadan’, un nome che significa pressappoco ‘mese caldo, torrido‘ (non per forza un mese estivo). Il Ramadan fu il mese in cui fu rivelato a Maometto il Corano.
Il calendario islamico, a differenza di quello gregoriano, non inizia con la nascita di Gesù, ma con l’Egira, l’anno in cui il Profeta Maometto lascia la Mecca per professare l’Islam in altri villaggi della penisola arabica.
IL DIGIUNO E LA PREGHIERA: COSA SIGNIFICA
Ogni giorno i musulmani iniziano il digiuno (Sawm) all’alba (il momento in cui è possibile distinguere chiaramente un filo bianco da uno nero) dopo un pasto (Suhur), dopodiché viene effettuata la preghiera mattutina del Fajr. Il digiuno viene interrotto al tramonto, attraverso un altro pasto (Iftar), che precede il Maghreb, quarta preghiera del giorno.
L’iftar comincia mangiando un dattero in ricordo della maniera in cui il profeta Maometto spezzò il digiuno. Solitamente si alternano tre portate, la prima composta da un numero dispari di datteri seguiti dall’acqua, da bere a piccoli sorsi per poi fare la preghiera.
DIGIUNO DAL CIBO, DAL BERE, DAL SESSO E DAL FUMO
Digiuno non è solo astenersi dal mangiare, ma anche astenersi dal bere, dai rapporti sessuali, dal fumo e in generale dai comportamenti ingiusti. L’obbligo religioso vale per tutti, ma sono esentati i bambini, gli anziani, i malati, chi è in viaggio, le donne durante il ciclo mestruale, in gravidanza e durante l’allattamento. “O voi che credete, vi è prescritto il digiuno come era stato prescritto a coloro che vi hanno preceduto. Forse diverrete timorati. Colui che digiuna nel mese di Ramadan con fede, ricercando la ricompensa di Dio, si vedrà perdonati i peccati commessi in precedenza“, recita un versetto del Corano.
PERCHÉ NON SI MANGIA DURANTE IL RAMADAN?
Durante il digiuno i fedeli sono più consapevoli di Dio. Astenendosi da pratiche banali come bere un bicchiere d’acqua si ritiene che si possa essere spinti a riflettere sullo scopo della vita. Molti musulmani sostengono anche che il digiuno permette loro di provare un senso di povertà e di riuscire così ad essere più empatici. In tre parole il Ramadan è autodisciplina, preghiera e meditazione.
Il digiuno è uno dei cinque pilastri del ramadan ed è quello più praticato anche da chi, magari, fatica a pregare cinque volte al giorno. Questo periodo, infatti, è molto sentito dalla comunità non solo per l’aspetto religioso della pratica ma anche e soprattutto per i momenti di socialità e condivisione che innesca. È usanza, infatti, invitare i propri vicini e amici a condividere tutti insieme il pranzo serale.
LE FRASI PER AUGURARE UN ‘BUON RAMADAN’
‘Ramadan Mubarak’ che significa ‘Che il Ramadan sia benedetto’ è l’augurio da dire agli amici di religione musulmana, ma anche ‘Ramadan Kareem’ cioè ‘Che il Ramadan sia generoso’, con cui si augura al destinatario un mese benedetto e generoso. La risposta da dire è ‘Allahu Akram’, ‘Anche Allah è generoso’.