Sfonda il portoncino di casa e picchia la compagna
Maltrattamenti in famiglia, rapina e lesioni personali nei confronti della compagna convivente, con condotta perdurante.
A finire in in carcere, un uomo 47enne, residente in provincia di Napoli.
E’ il provvedimento all’esito delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord – Aversa, in data 9 marzo, emessa dal GIP ed eseguito dagli agenti della Polizia di Stato – Commissariato distaccato di Casal di Principe.
Le investigazioni hanno avuto inizio a seguito della denuncia presentata dalla vittima che, dopo essere scappata dalla propria abitazione, si recava presso il presidio di Polizia e raccontava di subire, da diverso tempo, continue vessazioni, consistite in minacce e percosse, ad opera del compagno.
La donna, immediatamente escussa in “modalità protetta” dagli investigatori, aggiungeva anche altri dettagli in merito alle violenze subite.
In particolare, la vittima riferiva che in diverse occasioni – era stata picchiata dal compagno, strattonata e scaraventata a terra, ripetutamente offesa e minacciata.
Nello specifico, il 20 febbraio u.s. l’indagato, in forte stato di agitazione, nonostante il diniego della vittima, entrava in casa sfondando a calci il portoncino d’ingresso, minacciava ed aggrediva la donna, mettendole le mani alla gola, colpendola con calci alle gambe e alla pancia.
In tale occasione, le sottraeva con violenza la somma di €. 200,00, dandosi alla fuga.
Anche le immediate escussioni di alcuni testimoni confermavano gli episodi violenza.
L’attività di indagine svolta faceva emergere come l’uomo avesse costretto la compagna ad un regime di vita insostenibile fatto di privazioni, umiliazioni, sopraffazioni e vessazioni di ogni genere, soggiogando psicologicamente e fisicamente la compagna e manifestando, nei suoi confronti, un atteggiamento prevaricatore e possessivo.
All’esito delle investigazioni, la Procura della Repubblica di Napoli Nord ha chiesto ed ottenuto, dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, la misura cautelare restrittiva nei confronti del predetto, che veniva associato presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.