(VIDEO) L’ultimo saluto a Nicola Barbato
In una chiesa gremita, Teverola ha dato l’ultimo saluto a Nicola Barbato, il poliziotto eroe morto nella mattinata di ieri all’età di 61anni.
Tante le persone giunte alle esequie per omaggiare il Vice Sovrintendente Capo Barbato deceduto a causa di polmonite.
L’omaggio della Polizia di Stato col picchetto d’onore. In prima fila anche il capo della Polizia Vittorio Pisani, il questore di Caserta Andrea Grassi e il Prefetto Giuseppe Castaldo.
Presente anche una delegazione dell’ANPS di Aversa guidata dal presidente Vincenzo Gallozzi che ha già annunciato che proporrà l’intitolazione della Sez. Anps di Aversa a suo nome.
Il capo della Polizia ha voluto riservare il suo saluto: “Non è mai semplice trovare parole adeguate. Per noi non saranno mai adeguate per onorare il sacrificio di un collega. Ogni parola di esaltazione del suo lavoro potrebbe apparire addirittura retorica e non vogliamo che Nicola sia onorato con parole di circostanza. Vanno ricordate – ha aggiunto – le immagini più belle che ci ha regalato come il suo sorriso nell’accettare la sofferenza che il lavoro gli aveva destinato e l’immagine dei suoi figli in divisa della polizia di Stato, trasmettendo a Giovanna e a Luigi il rispetto della istituzione. E noi cara Angelina – ha poi sottolineato rivolgendosi alla vedova di Barbato – avremo cura dei tuoi figli. In una intervista, Nicola disse: sono senza le gambe ma si può vivere anche senza le gambe e noi abbiamo il dovere di far camminare sulle nostre gambe la gioia e la dedizione al lavoro di Nicola”.
Il Vice Sovrintendente Capo Nicola Barbato, assunto nel 1987, dal 1997 in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Napoli, fino al 2017, anno in cui è andato in pensione.
Il 25 settembre 2015, durante un servizio “anti racket” presso un negozio di giocattoli di Fuorigrotta di Napoli, rimase coinvolto in un conflitto a fuoco, nel corso del quale, in seguito delle gravi ferite d’arma da fuoco, esplose da un malvivente, rimase gravemente ferito.
Barbato si trovava su un’auto civetta per arrestarlo e questo causò gravi lesioni che lo costrinsero alla sedia a rotelle.
Promosso per merito straordinario, nel 2016 è stato insignito della Medaglia d’Oro al valor civile e nel 2022 dell’onorificenza di cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Lascia la moglie e 2 figli: questi ultimi hanno intrapreso le orme del padre. Nato a Carinaro ma da anni Barbato faceva parte della comunità di Teverola.