Madonna Addolorata, la processione per le strade di Aversa
La Madonna Addolorata della Chiesa di San Rocco, con la sua processione, apre le porte alle celebrazioni pasquali che coinvolgono tutta la cittadinanza di Aversa.
La processione prevede il passaggio con la Sosta OPG Aversa, Sosta Sagliano, Via G. Andreozzi, Via Garibaldi, Piazza Municipio, Via Vittorio Emanuele, Via V. Veneto, Via San Nicola, Via Seggio, Via S. Paolo, Piazza Marconi, Piazza S. Nicola, Via Guitmondo, Via Ovidio, Via Orazio, Fuori Sant’Anna, Via Costantinopoli, Via Mangoni, Via Virgilio, Via Michelangelo, Via Modigliani, Via Ligabue, Carabinieri, Via Vito Di Jasi, Via Roma, Via Seggio, Via Sant’Andrea, Piazza Lucarelli, Chiesa Sant’ Antonio.
Numerose sono anche le processioni che si svolgono durante l’anno, ma una degli eventi più sentiti è quello dell’Addolorata, una tradizione che ancora si perpetua da secoli ed è superiore ad ogni altra cerimonia in città per il numeroso e straordinario intervento dei fedeli. Prendono parte al rito persone di qualsiasi ceto sociale e di qualsiasi età.
Prendono parte al rito, persone di qualsiasi ceto sociale e di qualsiasi età. Una tradizione che ancora si perpetua da secoli, e che risulta accertata già verso fine Settecento.
L’Addolorata di San Rocco detta anche la Madonna Povera
La Mater Dolorosa di San Rocco fu donata da un privato nel 1850, ed è venerata nell’antico quartiere di Sant’Andrea. Ogni anno, è portata solennemente in processione dalle donne del quartiere sulle note toccanti dell’inno composto dall’aversano Domenico Parmeggiano, una melodia che smuove sentimenti ed emozioni, anche dei non credenti. Avvolge il tutto, il commovente coro dei bambini ”voci bianche” , che intonano il testo “A questo fiero tronco…”. Negli anni addietro, questa ricorrenza era talmente sentita dagli aversani, al punto che, era dovere di ogni genitore agghindare i propri pargoli a festa, in onore della Vergine. I maschi solitamente reggevano una scalatta (simbolo della salita sulla croce di Cristo), mentre le femmine, invece, erano abbellite con graziosi abiti bianchi (simbolo di purezza) mentre reggevano canestri di fiori e candidi taralli, detti appunto ”taralli dell’Addolorata”.
L’Addolorata di Savignano detta anche ‘La Madonna Ricca’
Il rito in onore della Mater Dolorosa di Savignano, che si venera nella Chiesa di S.Giovanni Battista, è un evento importantissimo. La statua, come ogni anno, è portata solennemente in processione dalle donne del quartiere, sulle note toccanti dell’inno composto dall’aversano Domenico Parmeggiano, una melodia che smuove sentimenti ed emozioni, anche dei non credenti. Avvolge il tutto, il commovente coro dei bambini, le ”voci bianche”, che intonano il testo “A questo fiero tronco…”. La fervente devozione verso l’Addolorata, nell’antico rione di Savignano, portò ad ingenti donazioni da parte dei privati.
Madonna Addolorata, viaggio nella storia degli ex voto
Raffigurano peripezie, disgrazie ma anche grazie e miracoli poi ricevuti dalla Madonna: il tutto in pura scuola napoletana, così come ne esistono a Pompei; così come ne esistono nel Santuario della Madonna dell’Arco. Anche la collezione di Aversa è veramente ben fatta e ben tenuta grazie al lavoro certosino della congrega di San Rocco. Sopra questi quadri capeggia sempre la sigla V.F.G.A. ‘votum fecit gratiam accepit’ (fece un voto e ottenne la grazia). Un’abitudine che hanno avuto gli aversani, una devozione verso la Madonna Addolorata.