(VIDEO) Sparatoria a Frosinone: gli spari e la fuga tra i tavoli del bar
Le immagini registrate dalle telecamere del circuito di videosorveglianza del locale a Frosinone mostrano il momento in cui, intorno alle 19.30 di ieri, due gruppi di giovani rivali si sono affrontati a colpi d’arma da fuoco all’esterno del bar, nella centrale via Aldo Moro.
LA VICENDA
Un regolamento di conti tra due gruppi albanesi che si contendono la riorganizzazione delle piazze di spaccio e della prostituzione, colpite in queste settimane da una serie di operazioni che hanno smantellato la precedente struttura di comando: è l’ipotesi sulla quale si stanno concentrando le indagini dei poliziotti del questore Domenico Condello per fare luce sull’agguato avvenuto poco prima delle 19.30 di questa sera nello Shake Bar sulla centralissima via Aldo Moro nella parte bassa di Frosinone, costato la vita ad una persona mentre altre tre sono ferite, una delle quali in gravissime condizioni .
Le vittime erano sedute ad un tavolo del locale.
In due – anche loro di nazionalità albanese secondo la polizia – sono arrivati su una Lancia Ypsilon poco prima delle 19.30 ed hanno iniziato a discutere.
Dopo poche battute uno degli uomini scesi dall’auto ha estratto una pistola ed esploso una serie di colpi in rapida successione centrando tutte e quattro le persone al tavolino.
I tentativi di rianimare il più grave dei quattro feriti sono stati inutili; colpito al collo ed al torace è stato dichiarato morto dopo una ventina di minuti di massaggio cardiaco. L’altro uomo rimasto a terra è stato portato in ambulanza allo Spaziani di Frosinone e da qui all’Umberto I di Roma in condizioni disperate. Un altro ferito è stato operato allo Spaziani: un proiettile gli ha procurato la frattura di una gamba, più lievi le condizioni del quarto ferito. La vittima è stata identificata e poco dopo le 20.30 sono arrivati i parenti che la polizia ha accompagnato in questura per tentare di ricostruire il contesto nel quale il delitto è avvenuto.
Procuratore: ‘scontro tra bande’
“Tranquillizzo la città di Frosinone: l’assassino è stato preso. Le indagini non sono affatto concluse ma sono soltanto all’inizio per ricostruire cosa ci sia dietro a questo gravissimo fatto di sangue che ha coinvolto due gruppi criminali”: lo ha detto il procuratore della Repubblica di Frosinone Antonio Guerriero, uscendo dalla prefettura di Frosinone dove questa mattina si è riunito il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Ha esaminato i fatti legati alla sparatoria avvenuta ieri sera all’interno dello Shake Bar nella centralissima via Aldo Moro dove si sono affrontati due gruppi di albanesi ed uno di loro ha esploso sei colpi uccidendo uno degli avversari ferendo gli altri tre.
Il magistrato ha lasciato intendere di non credere più di tanto al movente sentimentale ma alla pista legata alla droga ed alla prostituzione imboccata subito dalla polizia. Nel corso del Comitato è emerso che le indagini sono state complesse al punto che solo poco prima della riunione si è avuta la certezza sul nome della vittima: Caseni Kasmi e non Ervin Kasmi come si era ritenuto fino a quel momento e che invece è rimasto ferito.
“Non siamo di fronte ad un’emergenza criminale ma attueremo una energia azione di contrasto” ha assicurato il prefetto Ernesto Liguori. Il sindaco Riccardo Mastrangeli ha evidenziato “la tempestività delle forze dell’ordine e l’efficacia della rete di videosorveglianza attiva sul territorio comunale”.