Vigilesse chiesero aiuto al clan per una vendetta: licenziate

Sono state licenziate le due vigilesse della polizia locale di Bari coinvolte nell’inchiesta che lo scorso 26 febbrario ha portato all’esecuzione di 130 misure cautelari.

E’ l’esito del procedimento disciplinare attivato 10 giorni fa, dopo che è emerso il contenuto delle intercettazioni contenute nelle oltre 30mila pagine di atti depositate dalla Dda di Bari a supporto delle misure cautelari nei confronti delle due associazioni mafiose (Parisi-Palermiti) egemoni nel quartiere Japigia.

Tra le persone arrestate ci sono l’ex consigliera comunale Carmen Lorusso (si è dimessa dopo l’arresto) e suo marito Giacomo Olivieri, ex consigliere regionale.

Vigilesse chiamano il clan per vendetta: insultate dall’automobilista

Nel 2017 le due vigilasse avevano multato un automobilista che aveva ignorato un semaforo rosso. L’uomo aveva protestato fino a insultare e minacciare le due agenti della polizia locale.

Le due donne si sono rivolte a Fabio Fiore, ex autista e fedelissimo del boss Savinuccio Parisi.

Il comportamento delle due vigilesse emerge dall’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Bari “Codice Interno”.

Nelle carte dell’inchiesta viene evidenziato come la condotta delle due agenti della Polizia Locale fosse di assoluta “riverenza” nei confronti del clan.

Le due avrebbero telefonato all’esponente del clan in almeno cinque occasioni. L’auto dell’uomo che le aveva insultate è stata poi effettivamente rubata e fatta ritrovare il giorno stesso della denuncia.

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Redazione

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