Aggredisce in casa la moglie davanti ai 6 figli

Ha aggredito la moglie nel proprio appartamento, alla presenza dei sei figli minorenni, quindi è fuggito dopo avere distrutto diversi mobili ma è stato individuato ed arrestato dalla Polizia.

E’ accaduto a Reggio Calabria.

L’uomo, un 45enne già noto alle forze dell’ordine, è accusato di maltrattamenti aggravati in famiglia nei confronti della moglie.

L’Autorità giudiziaria ha già convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare in carcere.

E’ stata la donna, con una telefonata al Nue 112 a dare l’allarme. Mentre era al telefono con gli agenti è anche svenuta.

La centrale operativa ha subito inviato una volante ed il personale medico del 118.

La vittima, dopo le prime cure, ha raccontato agli agenti diversi episodi di violenza subita ad opera del marito.

Nell’ultima circostanza, con la scusa di recuperare alcuni suoi effetti personali, ha sfondato la porta di casa e l’ha aggredita afferrandola per il collo e minacciandola con un martello.

Quindi, prima di andarsene, con due martelli diversi ha distrutto diversi mobili ed alcune porte dell’appartamento.

Atti di violenza compiuti alla presenza dei minori, trovati in lacrime dagli agenti delle Volanti.

Dopo la denuncia sono scattate le ricerche dell’uomo che è stato individuato poco dopo e arrestato.

Bimba chiamò 112: ‘papà picchia la mamma’. Lui patteggia

Ha patteggiato una condanna ad un anno e otto mesi di reclusione un padre che, a dicembre scorso, era stato arrestato dai carabinieri dopo che la figlioletta di sette anni aveva composto il numero del 112 dicendo: “Correte, papà sta picchiando mamma”.

Il fatto risale al 15 dicembre del 2023 e dopo la convalida dell’arresto, l’uomo, un operaio 40enne nigeriano, era finito in carcere per maltrattamenti in famiglia e lesioni.

Questa mattina ha patteggiato davanti alla giudice.

È stato lo stesso imputato a chiedere il patteggiamento subito dopo la chiusura delle indagini da parte del pm.

Quel pomeriggio in casa, a Falconara Marittima, durante un litigio il 40enne aveva aveva colpito la moglie, 35 anni, sua connazionale, provocandole contusioni al capo e al collo con una prognosi di 5 giorni.

Vedendo la mamma in difficoltà la bambina, colpita anche dal caso di Giulia Cecchettin di cui in quel periodo si parlava molto, aveva composto il numero 112 con un cellulare.

Un operatore aveva risposto e intuito subito che c’era una minorenne dall’altra parte della cornetta. Dal cellulare era stato possibile localizzare la casa.

I carabinieri erano già stati lì in precedenza, ad agosto, per un litigio tra i coniugi, ma la donna non aveva voluto sporgere denuncia. I maltrattamenti sarebbero andati avanti dal 2017.

Dopo il patteggiamento il nigeriano è tornato in libertà con i benefici di legge. La coppia sta ancora insieme e lui tornerà a casa.

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Redazione

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