Antonio Tessitore affetto da Sla: “Sto pensando di non vivere più”
Antonio Tessitore di Villa Literno, affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) da oltre 15 anni, che lancia un appello disperato alle istituzioni affinché intervengano per garantire la sua sopravvivenza.
“Da mesi, circa nove, i terapisti che mi seguono non vengono pagati, c’è una falla nel sistema dell’Ambito territoriale con Comune capofila Lusciano che non si riesce a sanare e io rischio di morire”.
L’APPELLO ALL’ASL E ALLA REGIONE
Antonio rivolge il suo appello all’Asl chiedendo che la gestione della sua assistenza sia totalmente a carico dell’ente sanitario: “Non posso più dipendere dalle inadempienze degli enti territoriali, chi mi assiste lo fa per 24 ore su 24”.
“Ho scritto in precedenza all’ex ministro Speranza chiedendo aiuto, a tutte le istituzioni, compresa la Regione Campania, ma nessuno è in grado di salvarmi la vita”, ha sottolineato Antonio Tessitore.
“Non capisco perché dovrei essere confinato in una struttura quando l’unico mio sollievo è proprio quello di restare nell’abitazione dove sono cresciuto”.
UN INCONTRO DE LUCA E LA FORTINI
Antonio chiede che la sua proposta venga presa in considerazione: “Altrimenti sceglierò di non vivere più. Non vorrei ritornare a Roma perché sono troppo giù moralmente”.
“Vorrei risolverla con il presidente De Luca, che ha già tutto agli atti con l’interessamento della Fortini. Mi devono dire se vogliono Tessitore vivo oppure morto, servono risposte immediate”.