Autovelox, apparecchi non omologati: migliaia di multe a rischio

Tutto da rifare. Multe congelate. Il limite lo hanno superato gli autovelox.

In Veneto, come per esempio a Treviso, molti apparecchi che hanno rilevato infrazioni con conseguenti sanzioni sono autorizzati ma non omologati.

Una questione non da poco. Un automobilista multato che anche un avvocato a vincere in tre gradi di giudizio contro il comune di Treviso.

LA VICENDA

Nel 2021 gli era arrivata una multa perché in tangenziale aveva superato il limite di 90 km/h, andava a 97.

Lui, rinominato il ‘fleximan legale‘, davanti ai giudici ha portato avanti la sua battaglia sostenendo che gli autovelox dovrebbero essere omologati.

Il GdP gli ha dato ragione: la sanzione andava annullata. Il comune di Treviso ha fatto ricorso in Cassazione che però ha accolto la tesi delle legale anche se alcune circolari ministeriali sembravano equiparare le apparecchiature approvate a quelle omologate; in sostanza soltanto l’omologazione garantisce la precisione dello strumento elettronico.

Ora però tremano le casse dei comuni perché il rischio è che ogni multa possa essere contestata e annullata.

CASSE VUOTE

Il tutto potrebbe generare un problema di cassa per i comuni, soprattutto quelli più piccoli.

“Dal 2020 il ministero ha fatto solo autorizzazioni, ritenendo equivalenti ai fini sanzionatori le due procedure”, fanno sapere dall’Anci.

“I comuni, legittimamente, si sentivano in regola data l’indicazione dei ministri competenti. Ma la recente sentenza smentisce l’interpretazione sempre sostenuta dal ministero”.

La riforma promossa da Salvini parificava le due procedure. Ma poi questa parte è stata rimossa dal testo. Secondo i dati 2022 su 2,7 miliardi totali di multe pagate dagli automobilisti, 51 milioni veniva dal Veneto e 16 si incassavano con i velox. Treviso incassa 4 milioni ogni anni.

UN PRECEDENTE PERICOLOSO

Questa sentenza apre ora una strada molto pericolosa perché costituisce un precedente che consentirebbe agli automobilisti multati in tangenziale di presentare ricorso al giudice di pace, col conseguente rischio per il Comune di Treviso di veder annullate le multe che solo nel 2023 hanno portato nelle casse comunali circa 8 milioni di euro.

L’AUTOVELOX RESTA ACCESO

Il sindaco della città non nasconde il suo disappunto: “Un po’ di preoccupazione c’è” afferma Mario Conte. Tuttavia l’amministrazione ha dichiarato in una nota che non ha intenzione di spegnere l’autovelox della discordia.

“Preso atto dell’ordinanza della Suprema Corte di Cassazione, fermo restando un maggiore approfondimento delle motivazioni e delle conseguenze del citato provvedimento anche con la ditta che fornisce la strumentazione – si scrive nella nota – si ritiene opportuno mantenere operativi i sistemi di rilevazione della velocità considerato che i termini per l’eventuale notificazione delle sanzioni possono scadere successivamente all’emanazione di ulteriori pronunce giurisprudenziali o auspicabili provvedimenti normativi o regolamentari”.

COSA FARE PER NON PAGARE LA MULTA

Per non pagare la multa bisogna proporre ricorso. In tal caso bisogna affidarsi ad Associazioni di Consumatori o avvocati che siano veramente competenti nelle sanzioni amministrative e conoscitori della legge 689/81. Infatti, non basta essere un Avvocato famosissimo, c’è bisogno di conoscere attentamente la materia.

Sfatiamo anche il mito: “scarico i moduli, faccio da me!” oppure si rivolgono al ‘cugino di turno’. Istruire un ricorso non è come montare un mobile dove si seguono le istruzioni.

Spesso e volentieri si sente dire “valla a pagare”. Assolutamente no! Chi vi risponde in questo modo o non conosce la materia oppure non vi vuole aiutare.

RICORSO: QUANDO E’ ACCOLTO

Un ricorso viene rigettato quando la Prefettura lo fa con ordinanza o quando il Giudice di Pace emette sentenza. Se manca uno di questi elementi, il ricorso assolutamente non è stato perso.

Se per il GdP bisogna emettere sentenza, per il Prefetto vigila l’istituto del silenzio assenso. Nel senso che: presentato il ricorso e passato un certo numero di giorni, a seconda dei casi, il ricorso si intende automaticamente accolto.

Stranamente – in alcuni casi – i Comuni o gli Enti Provinciali sollecitano il pagamento per i ricorsi vinti. I cittadini però non ci stanno e si muovono con una vera e propria azione legale per far valere le proprie ragioni.

COME AVERE INFORMAZIONI

Tra le varie associazioni presenti in zona vi segnaliamo e vi suggeriamo di contattare IlRicorso.it.

E’ presente sul territorio dal 2005 e negli ultimi anni hanno raggiunto risultati strabilianti per gli autovelox di Marcianise, Cellole, Mondragone, Sessa Aurunca, Aversa Nord.

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Redazione

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