Aversa. Bancarotta e riciclaggio nei supermercati: imprenditori in manette
Due imprenditori arrestati nell’ambito dell’inchiesta sulle ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta e riciclaggio nei supermercati.
Nella mattinata odierna, a seguito di un’articolata attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord – Aversa, delegata a personale della locale sezione di Polizia Giudiziaria – Aliquota Guardia di Finanza – ed al Gruppo GdF di Aversa, è stata eseguita un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali e reali a carico di locali imprenditori operanti nel settore dei supermercati.
All’esito delle indagini, sono emersi – a carico degli imprenditori – indizi di reità in relazione a distinte ipotesi di bancarotta fraudolenta distrattiva, documentale e per plurime operazioni dolose, consistite nel sistematico e reiterato inadempimento delle obbligazioni fiscali per oltre 337mila euro.
Risultano altresì contestate ipotesi di autoriciclaggio, avendo gli imprenditori distratto l’intero asset aziendale reimmettendolo in tre distinte società, risultate cloni della fallita.
Alle due società-clone è stata, inoltre, contestata la responsabilità amministrativa da reato, in conseguenza del delitto di autoriciclaggio commesso dalle figure apicali nell’interesse ed a vantaggio di esse. Il passivo accertato è pari a circa 654mila euro nei confronti dei creditori, oltre a quanto dovuto all’Erario.
In relazione alle contestazioni elevate, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari M.P. 67enne di Aversa, e F.V., 67enne di Casaluce, (entrambi), amministratori di diritto e di fatto delle imprese coinvolte.
Misura dell’obbligo di dimora L.R.K. polacco di 43 anni, M.P. 54enne di Codigoro, P.G., 33enne di Aversa, e M.P., 29enne di Casaluce anch’essi imprenditori operanti nel settore dei supermercati che concorrevano con i primi due nella consumazione degli illeciti in trattazione.
Nel contempo, sono state sottoposte a sequestro due società-clone della fallita, con sede in Aversa, ed è stato disposto il sequestro preventivo diretto e per equivalente di somme per complessivi 120.325 euro.
L’indagine si innesta in un serrato filone investigativo avviato dalla Procura di Napoli Nord su gravi episodi di bancarotta e di riciclaggio ad opera di imprenditori che hanno società con sede in questo territorio.
A tal fine è stato approvato un protocollo – a firma del Presidente del Tribunale e del Procuratore della Repubblica di Napoli Nord – sulla veicolazione dei flussi informativi a seguito dell’entrata in vigore del nuovo codice della crisi dii impresa e dell’insolvenza, finalizzato a dare ulteriore impulso investigativo al contrasto ai cosiddetti ‘reati di impresa’.
Costante i in questo settore l’impegno della Procura della Repubblica di Napoli Nord, in sinergia con la Guardia di Finanza, finalizzato a contrastare le economie illegali che inquinano il tessuto economico del territorio.