Bambino sbranato dai pitbull di casa

Un bambino di 15 mesi è stato azzannato da due pitbull a Campolongo (Salerno) questa mattina ed è morto per le ferite riportate.

Ancora poche le notizie acquisite dai carabinieri che sono sul posto. I cani sono di proprietà di una amica della mamma della vittima.

Anche la mamma del bambino è rimasta ferita per difendere il figlio. Non sarebbe – secondo le prime notizie – in pericolo di vita. A quanto si apprende, secondo una prima ricostruzione, il piccolo si trovava in braccio allo zio, quando, uscendo di casa, i due cani avrebbero azzannato il bimbo strappandolo letteralmente dalle braccia dell’uomo, rimasto illeso. Il fatto è accaduto nel piazzale antistante una villetta a due piani. I cani sarebbero di proprietà di amici della famiglia del bimbo, che non abiterebbero più con la coppia ma avrebbero lasciato i cani lì.

L’OIPA CHIEDE DI REGOLAMENTARE LA DETENZIONE

I casi di cronaca parlano sempre più spesso di aggressioni da parte di cani molossi o molossoidi che possono anche aggredire e uccidere, come accaduto oggi a bambino di quindici mesi ucciso dai due pitbull di casa in provincia di Salerno.

E l’altro ieri a una donna di 83 anni sono state amputate le braccia dopo essere stata attaccata dai suoi sette cani, amstaff e american bully, in provincia di Padova.

L’Organizzazione internazionale protezione degli animali (Oipa) chiede al legislatore di regolamentare la detenzione di determinati tipi di cani che troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente.

A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia prevedendo la concessione di patentini per la detenzione di alcune razze o simil-razze.

Come gestire un cane cosiddetto ‘pericoloso’

Risponde l’Oipa, che chiarisce come anzitutto non esista un elenco di cani ritenuti “pericolosi”.

«Attualmente la pericolosità di un cane viene determinata a seconda di fatti specifici», spiega l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale dell’Oipa.

L’avvocato Claudia Taccani, responsabile dell’Ufficio legale dell’Oipa

«In caso morsicatura o zuffa tra cani, infatti, il cane e il suo proprietario vengono segnalati al Servizio veterinario Asl, che tiene un registro dei cani dichiarati aggressivi, e sono obbligati a seguire un corso formativo».

Cosa dice la legge sulla loro gestione? 

«Il corso è organizzato dal Comune, insieme al Servizio veterinario dell’Azienda sanitaria locale, avvalendosi della collaborazione degli Ordini professionali dei medici veterinari e di associazioni di protezione animale».

«Le spese sono sostenute dal proprietario del cane “impegnativo”. In caso di pericolosità grave, scatta l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa e l’obbligo di utilizzare il guinzaglio e la museruola nelle strade e nei luoghi aperti al pubblico».

Nel 2006 il Ministero della Salute ha emesso un’ordinanza riguardante la “tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani”, nella quale era prevista una lista di razze canine ritenute pericoloseSuccessive ordinanze hanno poi abolito questo elenco a causa della relativa incertezza e, soprattutto, della discriminazione delle razze.

Cane legato al balcone: intervento della Polizia Locale

cane pastore belga Malinois

Gli agenti della Polizia Locale sono intervenuti in via Archirafi, a Palermo, per soccorrere un cane pastore

L’animale a 4 zampe, un belga Malinois, per tutta la mattina e fino al pomeriggio legato al balcone e con la museruola.

A chiedere il soccorso per il cane, diversi volontari che hanno inviato richieste di interventi al Comune.

A sollecitare l’intervento degli agenti è stato l’assessore comunale Fabrizio Ferrandelli che è intervenuto nella zona.

I poliziotti della municipale hanno verificato la situazione e prenderanno provvedimenti nei confronti del proprietario.

Non si tratta di un caso isolato: in passato il cane veniva attaccato al balcone per ore.

Redazione

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