Dimesso due volte da pronto soccorso: muore per embolia polmonare
Si reca in pronto soccorso per due volte nell’arco di 48 ore perché gli manca il fiato ma in entrambi i casi viene rimandato a casa.
Trascorsi altri due giorni, però, viene colto da malore con i medesimi sintomi e muore in ambulanza durante il trasporto in ospedale.
La vittima è un uomo di 65 anni, di Povoletto (Udine).
Per accertare le cause del decesso la moglie e la figlia hanno presentato querela e la Procura di Udine ha disposto l’autopsia.
Indagati per omicidio colposo due cardiologi e un medico del locale pronto soccorso.
L’autopsia, eseguita stamani dal medico legale ha accertato che la morte è stata causata da embolia polmonare.
Gli ulteriori accertamenti, che saranno completati entro 90 giorni, dovranno stabilire se la patologia poteva essere individuata nelle due visite effettuate in ospedale.
All’esame odierno hanno partecipato anche i periti degli indagati.
Il cane Francesco aspetta per ore il padrone al pronto soccorso
Il padrone ha dovuto recarsi al pronto soccorso dell’ospedale di Perugia e a quel punto il suo cane, Francesco, un meticcio di piccola taglia, “ha aspettato per ore e ore davanti alla porta del triage, cercandolo con gli occhi ogni qualvolta si aprivano le porte”.
La storia è stata raccontata da un post su Facebook rilanciato sulla pagina dell’Azienda ospedaliera e ripresa da diversi media.
“Abbiamo tanto da imparare dai cani”, ha scritto una dipendente del Santa Maria della Misericordia nel suo post.
“Amore, fedeltà, prendersi cura di chi si ama giorno dopo giorno, nella quotidianità – ha aggiunto -, con piccoli gesti. Soprattutto: bisogna prendersi cura di chi si ama. L’amore va alimentato. Una rosa non cresce se non le si da l’acqua”.
“Un cane non diventa così fedele se non lo si addomestica, se non gli si dà amore, giorno dopo giorno. A volte ci dimentichiamo in fretta quali sono le cose importanti della vita e lasciamo le rose più belle in un angolo, accantonate, ad avvizzire”.
Il cane è tra l’altro una presenza assidua nel centro storico di Perugia e la sua vicenda ha rapidamente fatto il giro dei social.