L’aria fredda di matrice artica è già arrivata sul nostro Paese, causando un brusco calo delle temperature e portando ad un proroga per i termosifoni accesi.
Le città di pianura sono sferzate da una pioggia sottile e da vento gelido, con temperature massime che non superano i 7-8 gradi.
Il clima è ancora più invernale in montagna. Accanto alle nevicate, non copiose, su Dolomiti e Prealpi, i termometri hanno segnato valori inconsueti per il mese, e tra i più bassi dall’inizio dell’anno.
Per questo diversi Comuni hanno emesso delle ordinanze per consentire ai cittadini di riavviare i termosifoni, rispettando però precisi limiti di tempo e di gradi.
ALESSANDRIA. Brusco calo delle temperature, vento, pioggia e qualche debole nevicata in provincia di Alessandria.
Il Comune, ricorda che in caso di abbassamento delle temperature è possibile attivare, per un massimo di sette ore al giorno, gli impianti termici.
Pertanto anche al di fuori del periodo previsto di accensione, gli impianti possono essere comunque attivati in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l’esercizio”.
SONDRIO. La proroga fino al 28 aprile. L’accensione degli impianti di riscaldamento è consentita per sei ore e mezza al giorno nella fascia oraria compresa dalle ore 05:00 alle ore 23:00.
Rispettare comunque l’obbligo di non superare i 17°C per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, e i 19°C per tutti gli altri edifici.
GENOVA. Il sindaco ha stabilito la riaccensione facoltativa degli impianti di riscaldamento fino al 30 aprile per un un massimo di 6 ore giornaliere a regime normale oltre a sei ore a regime attenuato.
Per regime normale si intende una temperatura di 17°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigiani e assimilabili, mentre per tutti gli altri edifici la temperatura prevista è di 19°C+2 di tolleranza.
Per regime attenuato, invece, si intende una temperatura dell’ambiente di 16°C con un +2°C di tolleranza.
LA SPEZIA. L’ordinanza di proroga accensione degli impianti di riscaldamento stabilisce un massimo di sei ore al giorno fino al 23 aprile compreso
BOLOGNA. Il Comune ha autorizzato la proroga dell’accensione degli impianti di riscaldamento di tutte le tipologie di edifici fino al 26 aprile compreso.
Tenuto conto anche delle possibili ripercussioni negative sulla salute delle fasce più deboli della cittadinanza.
I cittadini sono invitati a limitare l’accensione nelle ore più fredde, fino a un massimo di 6 ore giornaliere, e a non superare la temperatura di 19 gradi negli ambienti.
PARMA. Un’ordinanza del sindaco ha prorogato fino al 28 aprile l’accensione facoltativa degli impianti di riscaldamento, autorizzando il funzionamento degli stessi per un limite massimo di 6,5 ore giornaliere nella fascia oraria dalle ore 5.00 alle ore 23.00.
Si invita la cittadinanza a limitare l’accensione nelle ore più fredde e di non superare la temperatura di 17°C+2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili; 19°C +2°C di tolleranza per gli altri edifici.
AREZZO. Proroga fino al 24 aprile, sempre con limite massimo di sei ore al giorno e l’obbligo di legge di non superare la temperatura di 17°C per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e di 19 °C per tutti gli altri edifici.
SIENA E LIVORNO. Anche il sindaco di Siena Nicoletta Fabio ha firmato un’ordinanza per la proroga dell’accensione degli impianti di riscaldamento fino a tutto il 30 aprile. Fissato un massimo di sei ore al giorno, liberamente articolabili nell’arco della giornata e nel rispetto dei valori massimi.
A Livorno riscaldamenti accesi fino al 30 aprile compreso, per un massimo di 6 ore al giorno tra le 5 e le 23.
PERUGIA. Sei ore giornaliere, comprese fra le 5 e le 23, che fissa la proroga fino al 29 aprile compreso.
NUORO. Ordinanza con proroga fino al 30 aprile per l’accensione degli impianti di riscaldamento, nel limite delle 6 ore giornaliere.