Omicidio Cerciello Rega, bendò Hjorth: assolto carabiniere
Il carabiniere Fabio Manganaro assolto in appello. Era imputato per il bendaggio di Christian Natale Hjorth.
Hjort, è uno degli americani condannati per l’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega.
Lo ha deciso la prima corte d’appello di Roma con la formula perché il fatto non costituisce reato.
In primo grado, il maresciallo dei Carabinieri Manganaro era stato condannato a due mesi per l’accusa di misura di rigore non consentita dalla legge.
“Questa sentenza deve essere letta e quando ci saranno le motivazioni dovrà essere approfondita dall’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e dall’ex comandante dei carabinieri, il generale Giovanni Nistri che per primi ebbero a condannare, senza nemmeno approfondire e attendere gli esiti processuali, l’operato di un militare che in 25 anni di servizio ha onorato l’Arma”. E’ quanto afferma l’avvocato Roberto De Vita, difensore del carabiniere Fabio Manganaro assolto in appello, a Roma, in relazione alla vicenda del bendaggio di Natale Hjorth.
“Questa sentenza ristabilisce quella fiducia verso la giustizia che le conclusioni del pm in primo grado e con la sentenza del giudice monocratico si era smarrita”, ha aggiunto il difensore ricordando la condanna a 2 mesi inflitta in primo grado al suo cliente.
LA VICENDA
Fabio Manganaro, il carabiniere, fu accusato di misura di rigore non consentita dalla legge per aver bendato Gabriel Natale Hjorth nella caserma di via in Selci dopo il fermo dei due americani per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega.
Il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega venne ucciso con undici coltellate nel quartiere Prati a Roma.
La notte tra il 25 – 26 luglio 2019 il Rega, in servizio con il collega Andrea Varriale, venne accoltellato a poche centinaia di metri dall’albergo, dove alloggiavano due giovani americani, Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth.
Arrestati poche ore dopo il delitto con l’accusa di essere gli autori dell’omicidio.
Il vicebrigadiere, quella notte, insieme al collega Varriale era in via Pietro Cossa per recuperare la borsa che i due americani avevano portato via a Trastevere a Sergio Brugiatelli, ‘intermediario’ con i pusher a cui si erano rivolti Elder e Hjorth per acquistare cocaina ricevendo in realtà Tachipirina.