Seconda Domenica di Pasqua, il commento di Mons. Angelo Spinillo
La domenica che vivremo il prossimo 7 aprile celebra gli otto giorni di Pasqua, “il tempo nella sua perfezione”, sottolinea Mons. Angelo Spinillo.
“Il compimento della settimana e l’aprirsi al tempo nuovo richiama la creazione: questo perché la Pasqua implica proprio la nascita di un’umanità nuova, risorta e liberata dal peccato”.
Il vescovo di Aversa fa poi notare come, in tutti i momenti in cui Gesù compare ai suoi discepoli dopo la risurrezione, Egli si presenti sempre con il saluto ‘Pace a voi’.
Un saluto “concreto e reale, vero annuncio di vita nuova, un saluto che in questi giorni stride fortemente con le tante vittime innocenti colpite in questo tempo di guerra e dolore”.
Il pensiero di mons. Spinillo va agli operatori di pace, a quei volontari rimasti uccisi pochi giorni fa in Palestina mentre cercavano di portare soccorso alla popolazione affamata e stremata dalla guerra.
Così, nella domenica della Divina Misericordia, Gesù parla al mondo di oggi e annunzia la pace: “la sua presenza rende concreta la nostra salvezza e, chi è redento dal peccato, diventa figlio di Dio e agisce per il bene. È davvero un mondo nuovo quello che la Resurrezione di Cristo ci permette di desiderare e che, anche nel nostro tempo, vogliamo poter vivere come figli di Dio e come operatori di pace”.