Carinaro. Blitz GdF: bancarotta, riciclaggio e rdc percepito indebitamente

Blitz mattutino della GdF di Aversa a Carinaro (CE) per eseguire un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, per complessivi €. 308.207,80, nei confronti di quattro persone.

Tutto nasce a seguito di un’articolata attività investigativa diretta dalla Procura di Napoli Nord – Aversa delegata a personale della Sezione di Polizia Giudiziaria Aliquota Guardia di Finanza ed alla Compagnia Pronto Impiego Gdf Aversa.

All’esito delle indagini sono emersi a carico dei prevenuti – imprenditori operanti in Carinaro nel settore della produzione casearia – indizi di reità in relazione a distinte ipotesi di bancarotta fraudolenta documentale, distrattiva, per oltre 172 mila euro, e per plurime operazioni dolose, consistite nel sistematico e reiterato inadempimento delle obbligazioni fiscali per oltre 132 mila euro.

Ciò ha generato un progressivo accumulo di debiti, cagionando, di conseguenza, lo stato di decozione della società.

Risultano altresì contestate ipotesi di autoriciclaggio, avendo gli imprenditori svuotato la società decotta dell’intero asset aziendale e con esso l’avviamento commerciale”, che hanno reimmesso in altra distinta società, risultata essere “clone” della stessa fallita.

Alla società “clone” è stata inoltre contestata la responsabilità amministrativa da reato prevista dal D.Lgs. 08/06/2001 n. 231, in conseguenza del delitto di autoriciclaggio commesso dalle figure apicali aziendali nell’interesse ed a vantaggio della medesima.

Il passivo accertato per debiti nei confronti dei creditori è di circa 496 mila euro, oltre a quanto dovuto all’erario, mentre non è stato realizzato alcun attivo.

È stato altresì notificato avviso di conclusione delle indagini ai citati indagati, nonché ad altro soggetto, per ricettazione, e ad altra società, per responsabilità amministrativa da reato in conseguenza di ricettazione.

Inoltre, nei confronti di uno degli indagati, è stato eseguito altro decreto di sequestro preventivo per ulteriori €. 51.391,00, atteso che le investigazioni condotte hanno permesso di accertare che ha indebitamento percepito il “Reddito di cittadinanza” e la connessa integrazione all””Assegno unico e universale per i figli a carico”.

La presente indagine si innesta in un serrato filone investigativo avviato dalla Procura di Napoli Nord, in sinergia con la Guardia di Finanza, finalizzato a contrastare le economie illegali che inquinano il tessuto

economico del territorio e a salvaguardare le pubbliche finanze.

Redazione

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