Infermiera del pronto soccorso aggredita con l’asta della flebo
Un’infermiera aggredita dal parente di un paziente nei locali del pronto soccorso nell’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca (Caserta).
La donna colpita, durante il turno di servizio, per futili motivi, nei locali del nosocomio.
Prima ha ricevuto un violento schiaffo al viso tra la guancia e il padiglione auricolare sinistro poi aggredita con un’asta da flebo.
L’infermiera costretta a ricorrere alle cure mediche.
Ha riportato un ematoma al padiglione auricolare e un’ipoacusia, successivamente tramutatosi in un trauma contusivo.
Sul fatto è intervenuta la Cgil-Fp (Funzione Pubblica) con una nota del segretario casertano con delega alla sanità Ciro Vettone, il quale esprime “solidarietà e vicinanza a nome di tutta la Segreteria di Caserta alla professionista della salute aggredita”.
“Le aggressioni al personale sanitario ormai sono una piaga diffusa in tutta la provincia, atti violenti in particolare nei confronti degli operatori sanitari del servizio di emergenza che sono maggiormente esposti solo perché esercitano il proprio ruolo a tutela della salute dei cittadini”.
“Contro le violenze negli ospedali c’è bisogno di una legge ad hoc, ma anche un Piano straordinario per il Sud. Serve sicuramente una normativa che aumenti le pene per le aggressioni agli operatori sanitari, oltre a rendere le sedi più sicure anche con la previsione di presìdi di Polizia, dalla quale si dovrebbero ricavare risultati ben diversi in termini di tutela e presenza che faccia da deterrente alle intenzioni criminose di chi ancora agisce liberamente ai danni del lavoratori dei Pronto Soccorso di tutto il territorio”.