Lusciano. La maggioranza: “la creatività consente falsi risultati subito e veri disastri a termine”

“‘Dici una falsità, ripetila mille volte e vedrai che qualcuno ci crederà’: sembra questo il principio che muove la minoranza nei suoi comunicati e nelle sue dichiarazioni, quando continua ad affermare che la dichiarazione di dissesto sia stata una ‘scelta’ e non una ‘presa d’atto’ di una situazione reale, determinata da gestioni passate, come peraltro attestato dal Responsabile Finanziario e dal Collegio dei Revisori dei Conti”. E’ quanto si legge nel documento ufficiale portato in consiglio sul dissesto del Comune di Lusciano dalla maggioranza e firmato dal Sindaco, Assessori e Consiglieri comunali.

“Le condizioni del ‘dissesto’ erano già presenti da anni e l’Amministrazione avrebbe forse fatto in tempo ad attivare una procedura di riequilibrio alternativa, instaurando politiche di bilancio virtuose. Si è, invece, continuato a gestire il Comune senza alcuna attenzione ai livelli di spesa, che superavano di gran lunga le entrate”.

“Gran parte della minoranza, che nell’attuale Consiglio comunale rappresenta la “vecchia guardia” e che, quindi, è un corresponsabile dell’attuale situazione, tenta inutilmente di addebitare le colpe di questa grave crisi finanziaria alla nuova Amministrazione che, suo malgrado, ha dovuto constatare che il disavanzo di amministrazione, ovvero la differenza fra spese ed entrate, era divenuto incolmabile”.

“Certo, con tutta probabilità la precedente Amministrazione, pur di non far emergere il proprio fallimento, avrebbe continuato ad occultare tale disavanzo mediante poste in bilancio improprie e non reali, aggravando ulteriormente una situazione già insostenibile. L’attuale Amministrazione sta lavorando alacremente per porre rimedio allo scempio compiuto”.

“Quando in un comunicato stampa del gruppo ‘Noi per Lusciano’ si diceva che “l’amministrazione Mariniello si è giudicata incapace di programmare e gestire l’eventuale risanamento dell’Ente”, prima di tutto si ammette implicitamente che l’ente era da risanare e secondariamente sarebbe interessante sapere da loro se questo risanamento consisteva nel nascondere le verità, nel celare le carte, nel proporre agli uffici di fare dei falsi nelle loro dichiarazioni ed a questo consiglio comunale di certificare questi falsi”.

“Non c’è dubbio che in questi anni per quanto riguarda l’ufficio tecnico ci sia stata poca attenzione ai livelli di spesa per i lavori piccoli e grandi, così come per gli incarichi piccoli e grandi”.

“C’è stato un periodo in cui la gestione di impegni spesa poco trasparenti, come pure somme urgenze atipiche hanno costituito una ferita per il nostro comune, comportando un aumento di spesa importante di quel capitolo. Si è gestita la borsa della spesa non come il buon padre di famiglia ma con uno sperpero senza ritegno tralasciando molto spesso le basilari regole della buona amministrazione”.

“Interessante la lettura dei mancati incassi degli oneri di urbanizzazione, in denaro ma pure in ‘opere’, questo da l’idea di uno sviluppo urbanistico asimmetrico in favore dei costruttori ed a svantaggio della comunità tutta”.

“Dalla lettura degli allegati al rendiconto si evidenzia, nonostante il servizio sia da tanti anni esternalizzato, una scarsa capacità all’incasso per i tributi dal 52% al 55% ed una scarsissima capacità di recupero del debito pregresso, un dato sul quale andrà sicuramente fatta una seria riflessione nel futuro”.

“Una nota di sicuro la merita il campo sportivo, dove è stato accumulato un grande debito di canoni e tariffe non pagate e prima di questa amministrazione non risultavano azioni decise di recupero, che hanno portato da parte della amministrazione Mariniello alla rescissione della convenzione a fine 2023 con strascichi giudiziari, come molti di voi già sanno”.

“Nel dissesto, altresì, grandi responsabilità vengono dall’ufficio Contenzioso, che per molti anni è stato completamente abbandonato; il nostro comune perdeva ogni causa in contumacia, portando a milioni di euro di debiti fuori bilancio, tipo la vicenda ‘Manpower’ con un -700000€ in una sola giornata”.

“Ogni giorno arrivano richieste di pagamenti esosi di cose vecchie, tra cui cartelle esattoriali per iva e sentenze non registrate all’Agenzia delle Entrate, tra cui l’ultima arrivata proprio poco fa per una cifra superiore ai 100000€. Come anche arrivano ed arriveranno richieste di pagamenti ad oggi sconosciuti. Questo ci fa comprendere che purtroppo la cifra totale del dissesto parte dai 16 milioni ma è destinata a lievitare”.

“E’ evidente che negli ultimi tempi la precedente amministrazione ha pensato più a preservare i rapporti politici che le proprie casse, visto che nell’ultimo anno la spesa è lievitata enormemente. Va sottolineato invece che nel breve periodo della nostra gestione i costi sono diminuiti di circa 8 milioni”.

“Tutti i principali analisti, ma anche le persone della strada, si sono trovati di colpo a realizzare che la finanza creativa usata dal vecchio Ragioniere era come un telo che copre a breve termine i problemi, ma allo stesso tempo diventa un incubatore di disastri. Malgrado questo purtroppo si è continuato a gestire con la logica di non usare la calcolatrice ed i sani principi di buona amministrazione, ma privilegiando l’inventiva!”.

“Il riaccertamento ha evidenziato l’utilizzo costante di poste straordinarie di natura debitoria per finanziare la gestione corrente. Per spiegare meglio la cosa faccio questo esempio: una famiglia ipoteca la casa, non paga la corrente e l’acqua, ma compra magari oggetti di lusso!”.

“Non si è pensato a pagare la corrente, ripeto la corrente, per la pubblica illuminazione, ma si è cambiato continuamente gestore elettrico, lasciando dietro molti debiti. Si è creato un buco enorme da molti milioni di euro per mancati pagamenti dei canoni di depurazione alla Regione Campania. Per altro la creatività non sempre vuol dire lungimiranza, anzi, in amministrazione, spesso la creatività consente solo di ottenere falsi risultati subito e veri disastri a termine!”.

“Si è mantenuto per anni una massa di crediti esigibili enorme, che potesse giustificare la spesa, pur sapendo che tali crediti non sarebbero mai rientrati. Va precisato una volta per tutte che il Fondo di accantonamento dei crediti di dubbia esigibilità è determinato per legge e non è suscettibile di cambiamenti discrezionali dai responsabili di settore, né dal politico di turno”.

“Quando la minoranza dice che la maggior parte del disavanzo, pari a circa 12.000.000 di euro, è costituita dal Fondo crediti di dubbia esigibilità e che sono quindi crediti da incassare, non serve molta fantasia per trarre una di queste conclusioni: sono somme per la gran parte di difficile realizzo oppure come mai chi ci ha preceduto non le ha incassate? Il nostro attuale Ragioniere non è fantasioso e neppure creativo come quello precedente, quindi ritiene che l’unica cosa da fare sia quella di accantonare un fondo rischi rispetto al recupero di queste somme!”.

“Si tratta di un disastro finanziario epocale che ha posto le basi perché la città si impoverisca. Solo riprendendo il filo della legalità e del risanamento possiamo sperare che questa città risorga dalla ‘finanza creativa’ che ci è stata propinata in questi anni e riprenda il cammino verso lo sviluppo”.

“Il dissesto deve essere preso come una ripartenza, un’opportunità di trasparenza. Ora si cercherà nelle ristrettezze e chiedendo sacrifici a tutti i cittadini, a tutti i dipendenti, di provare a risalire la china. Vi assicuriamo una sola cosa: ci saranno chiarezza, buona volontà, impegno, serietà e si userà la calcolatrice, non la creatività”.

Redazione

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